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lunedì, 18 giugno 2012 - 17:30
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Oggi: Presidio sindacale in stazione

RSU: "NO alla divisione e privatizzazione Ataf"

Le proposte: Un'Azienda Unica della Mobilità e corsie preferenziali
Immagine articolo - Il sito d'Italia

NO ALLA DIVISIONE E ALLA VENDITA DI ATAF!. Questa la richiesta gridata ai megafoni dai rappresentanti RSU Ataf scesi in piazza, o meglio in stazione S. Maria Novella contro il piano industriale annunciato "a voce" dal Presidente Bonaccorsi. Secondo tale pian,o Ataf verrebbe scorporata in 2 società: la prima, quella che riguarada la parte patrimoniale, la seconda quella relativa alla gestione del servizio, con in più la cessione di un 30-40% di quest'ultimo a un partner privato attraverso una gara d'appalto."Lo spacchettamento e la divisione non sono una soluzione, come non lo è la privatizzazione - dice Alessandro Nannini rappresentante RSU Ataf per i Cobas - il trasporto pubblico è un diritto e non una merce di scambio". Ad oggi le aziende che più sembrano essere interessate all'acquisto di quote azionarie ATAF sono Ferrovie con Sita e RATP (colosso francese che già detiene il 51% dell'azienda GEST che gestisce la tranvia). L'Amministrazione Comunale fiorentina che da sola è proprietaria dell' 83% di Ataf avrebbe optato, in accordo con Filippo Bonaccorsi, per l'entrata dei privati con l'obiettivo di risanare il bilancio dell'azienda già fortemente penalizzata dai tagli del Gioverno al trasporto pubblico locale. Di contro Nannini e con lui tutta la rappresentanza sindacale sostiene che "In Toscana nel settore trasporti solo Ataf è rimasta un Azienda Pubblica, le altre sono totalmente o parzialmente in mano ai privati senza che questo si traduca in un servizio di maggior qualità". "Il rischio - dice Maccheroni Andrea (Uil) - è che subentrando il privato verranno tagliati tutti i rami secchi, cioè quei servizi che non portano grossi introiti, vale a dire le linee non remunerative, per non parlare poi del servizio di manutenzione dei mezzi e della qualità del lavoro. E do per scontato l'aumento dei prezzi del biglietto". La proposta unanime dei sindacati è quella di un'Azienda Unica della Mobilità che raggruppi tutte le aziende comunali: Firenze Parcheggi, Ataf, Sas; "Questo - cotinua Maccheroni - abbasserebbe notevolmente i costi, già solo per il fatto che ci sarebbe un solo Cda; in più gli introiti provenienti per esempio dai parcheggi potrebbero essere reinvestiti nel trasporto pubblico". A questa va ad aggiungersi un'altra proposta che, a detta dei sindacati, contrarrebbe i costi: quella dell'istituzione delle corsie preferenzieli. Una maggiore velocità commerciale si traduce in un immediato risparmio:"Ogni km di corsia preferenziale significa un milione di euro di risparmio, una di queste era prevista per via Bronzino ma improvvisamente non ci hanno fatto sapere più nulla". In via Bronzino infatti si è istituito un comitato di cittadini contrari alla corsia che di fatto introdurrebbe un doppio senso di marcia, riducendo i numeri di posti auto a disposizione dei residenti e passanti.

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