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''Nessun ricorso davanti al giudice del lavoro e' stato depositato'' per conto del comandante Francesco Schettino. L'unica azione che e' stata compiuta e' una lettera, a scopo interruttivo, alla compagnia Costa. A precisarlo e' l'avvocato Rosario D'Orazio che assiste l'ormai ex comandante della Costa Concordia naufragata sugli scogli dell'Isola del Giglio il 13 gennaio scorso. ''Il comandante Schettino, che serenamente attendera' gli esiti del giudizio penale, certo di provarne l'effettivo reale accadimento dei fatti, resta profondamente sorpreso dal comportamento che ritiene poco etico, puntualmente assunto nei suoi riguardi da Costa Crociere'', spiega il legale. ''Infatti, per quanto concerne la presunta richiesta di mensilita' arretrate, al momento nulla e' stato mai richiesto da parte del comandante all'azienda'' e Schettino, scrive ancora l'avvocato, ''del resto, nemmeno ha ricevuto dall'Inail le indennita' di malattia contrattualmente previste e, tanto, originariamente per colpa di Costa Crociere che ometterebbe di trasmettere il prospetto paga necessario all'Inail per eseguire il computo del dovuto, cosi' come riferito dall'istituto''. ''L'Inail, inoltre, ha altresi' affermato che un funzionario di Costa Crociere avrebbe riferito che il Comandante sarebbe stato sospeso anche dalla retribuzione ed il rapporto di lavoro sarebbe stato risolto, per licenziamento, gia' alla fine di aprile 2012. Tant'e' - conclude il legale - che la questione delle indennita' di malattia e' in corso di accertamento anche per ulteriori questioni di diritto''.
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