firenze
skyline
facebook twitter youtube Feed RSS
domenica, 12 maggio 2013 - 01:51
X
Si minaccia l'ecosistema

Costa Concordia - Greenpeace: "Rischio pasticcio all'italiana"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

L'epilogo della vicenda del relitto della Costa Concordia ''rischia di trasformarsi in un 'pasticcio all'italiana' condizionato da scelte e forzature politiche e non da considerazioni tecniche''. Lo sottolinea Greenpeace in una nota.

Secondo le notizie raccolte da Greenpeace, Marevivo e Wwf, il governo - sottolineano gli ambientalisti - ''si appresta a emanare un provvedimento legislativo a favore del porto di Piombino per autorizzare e finanziare i necessari interventi di adeguamento al fine di portare li' il gigantesco relitto della Costa Concordia. E' vero che da molti anni e' in discussione il progetto di adeguamento del Porto di Piombino ed e' vero che gia' esiste un progetto di aumento dei fondali sino a 15 metri, ma altrettanto vero - proseguono - che i fondali limitrofi al porto hanno una quota piu' alta e che gia' e' stato bocciato un progetto per la realizzazione di un canale di accesso che avrebbe comportato un importante escavo di sedimenti che ai sensi di legge costituiscono rifiuto speciale o pericoloso per l'alta presenza di metalli pesanti e sostanze chimiche. Inoltre risolto il problema dell'accesso della nave a Piombino non si capisce chi e come poi proceda allo smaltimento materiale della stessa non essendo Piombino dotata di una piattaforma tecnica e tecnologica a tal fine adeguata''. ''L'utilizzo degli impianti industriali esistenti, a iniziare dalle acciaierie Lucchini, non pare allo stato attuale conforme alle esigenze di smantellamento della Concordia con il risultato che la nave potrebbe rimanere a lungo nel porto come monumento di se stessa'', rilevano ancora gli ambientalisti aggiungendo: ''La scelta di Piombino sarebbe determinata soprattutto da una scelta di mantenere in Toscana i 'vantaggi' economici dello smaltimento del relitto quale forma di 'risarcimento' del danno subito. Ma puo' essere questo il solo criterio di una scelta di tale delicatezza? Le associazioni ricordano tra l'altro che l'ipotesi di sversare in mare i fanghi escavati nel dragaggio delle aree antistanti il porto di Piombino sono state gia' oggetto di dura polemica e, infine, scartate per l'evidente minaccia all'ecosistema marino, e alle attivita' economiche che da esso dipendono come la pesca e il turismo, nel litorale toscano, nelle isole dell'arcipelago toscano''.

Nessun voto finora
Manda i tuoi comunicati stampa a: redazionefirenze@ilsitodifirenze.it

Redazioni locali

Mostra Redazioni Locali