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martedì, 02 luglio 2013 - 00:05
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Editoria

CDR de L'Unità: "Non si spezzi il filo Toscana-Emilia"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

''La redazione de l'Unita' e' in attesa che gli azionisti concludano l'aumento di capitale per mettere in sicurezza il giornale, fronteggiare le difficolta' serie che attraversa e avviare un suo vero rilancio industriale e di prodotto. Una delle condizioni poste come irrinunciabili dalla proprieta' e non condivisa dalla rappresentanza sindacale e' stata la sospensione delle cronache di Bologna e Firenze. Da martedi' i nostri lettori della Toscana e dell'Emilia e Romagna non troveranno in edicola l'inserto, anche se l'intesa che ne prevede la chiusura non e' stata ancora siglata''. Lo scrivono il Cdr e i fiduciari di redazione di Bologna e Firenze de l'Unita' in una nota. ''L'Unita' continuera' a dare conto di queste realta' fondamentali per il tessuto sociale, economico, politico e democratico del Paese. Grazie all'appoggio dei nostri lettori, delle istituzioni e delle realta' politiche e sindacali l'azienda e la direzione si sono impegnate a realizzare a partire da settembre un settimanale per ciascuna delle due realta'. Il filo vitale che lega l'Unita' alla Toscana e all'Emilia e Romagna non si deve spezzare. Nel processo di avvio di nuove piattaforme multimediali vi saranno finestre dedicate a Firenze e Bologna. Siamo in attesa che si apra un confronto di merito con la direzione e con l'azienda sul piano industriale ed editoriale per dare concretezza a questi impegni e precisare i termini dell'accordo sindacale. I colleghi impegnati nelle due redazioni daranno il loro contributo alle pagine nazionali, ma dalle sedi di Bologna e Firenze. Condizione per l'accordo con l'azienda e' il rispetto dei diritti e delle spettanze di tutti i colleghi, comprese quelle dei collaboratori che piu' di altri hanno pagato il prezzo della crisi e che nessuno pensa possano essere cancellate. La redazione ha accettato una solidarieta' pesantissima, del 35%, pur di salvare l'Unita' Si aspetta che la proprieta' faccia a pieno la sua parte e che gli impegni al rilancio e all'innovazione dell'azienda e della direzione siano concreti e praticabili'', concludono.

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