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Sanità

Trasporto farmaci, Magnolfi (Pdl) dalla parte delle associazioni

«La Regione eviti approcci freddamente burocratici verso un settore vitale del tessuto sociale pratese e toscano»
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Immagine articolo - Il sito d'Italia

«Solidarietà col mondo del volontariato e un appello alla giunta regionale perché si faccia carico dei loro problemi non con approccio burocratico, ma tenendo sempre a mente che si ha a che fare con un settore estremamente delicato e di primaria importanza sia per chi nel volontariato presta servizio, sia per chi ne fruisce». Lo afferma il Presidente del Pdl in Consiglio regionale Alberto Magnolfi all’indomani della dura protesta messa in campo ieri dalle associazioni contro il trattamento loro riservato dalla Asl 4 per il servizio di trasporto farmaci.

«Da sempre – afferma Magnolfi – denunciamo che la centralità del paziente non è un riferimento fondamentale del modello sanitario toscano. La vicenda del trasporto sanitario che a Prato viene frettolosamente sottratto al mondo del volontariato segue logiche che non solo mortificano il terzo settore, ma che trattano di fatto il servizio di trasporto dei medicinali alla stregua di qualunque altro trasporto merci. Invece, come ben hanno spiegato le associazioni, dietro a questo servizio c’è sempre una persona-paziente. Per questo il trasporto farmaci dovrebbe rimanere affidato alle cure di chi da secoli opera su questo fronte in Toscana. E’ necessario – prosegue Magnolfi – superare certe restrizioni e non mortificare quel mondo che rappresenta una delle ricchezze della nostra cultura e tradizione sociale». Per Magnolfi i timori sono anche di prospettiva: «Noi temiamo che questa decisione rappresenti la spia di un indirizzo politico ben preciso che la giunta regionale intende portare avanti. L’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – ricorda Magnolfi – si era impegnata a concertare con le associazioni i passi riguardanti il loro futuro. Invece, il fatto che una Asl così importante come la 4 di Prato abbia imboccato questa strada non pare certo una fuga in avanti estemporanea. Per questo, nel ribadire la nostra solidarietà con il volontariato, chiediamo alla giunta regionale che si faccia carico del problema con un approccio non burocratico, bensì tenendo conto che si tratta di questioni di primaria importanza sia per chi nel volontariato opera, sia per chi ne fruisce».
L’attenzione di Magnolfi verso il terzo settore pratese si è concretizzata anche in un’interrogazione urgente – sottoscritta insieme al Vicepresidente della Commissione sanità Stefano Mugnai, Consigliere regionale del Pdl – che chiede all’assessore Scaramuccia di rispondere direttamente in aula. Lì i fatti ricostruiti in premessa parlano da soli. La legge regionale 70 in tema di riorganizzazione del sistema sanitario di emergenza-urgenza entrata in vigore nel gennaio scorso prevedeva che entro il 15 aprile 2011 ci fosse il Regolamento di attuazione. Ebbene, il Regolamento a tutt’oggi non c’è. Si procede in proroga dell’Accordo Quadro sul trasporto sanitario, il quale però «non assicura certezze per la tenuta del sistema del trasporto sanitario». Su questo, spiegano Magnolfi e Mugnai, «da più parti della Toscana giungono notizie di preoccupazione da parte delle associazioni di volontariato di Misericordia e Pubblica assistenza».
Timori fondati, alla luce di quanto accaduto a Prato. Per questo Magnolfi e Mugnai vogliono sapere dalla Regione quali siano le reali intenzioni nei rapporti con il mondo del volontariato e per la sua tutela, oltre ai motivi dei ritardi nell’emanazione del Regolamento di attuazione. Ancora, Mugnai e Magnolfi chiedono spiegazioni sul comportamento dell’Asl pratese, «sul suo atteggiamento verso il terzo settore e sulla mancata presa in considerazione delle richieste avanzate dalle associazioni di volontariato per il rinnovo della convenzione sul trasporto farmaci».
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