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Bicameralismo Perfetto

Trasformiamo il Trasformismo. L'opinione di Paolo Sebastiani

Cambiare sistema di governo per cambiare il Paese
Immagine articolo - Il sito d'Italia

La gestazione del DDL Cirinnà è già al quinto mese. L’ecografia non ha dato responsi chiari, non sappiamo se sarà un maschio o una femmina e, più che altro, se nascerà sano. Di certo c’è solo che le problematiche sulle quali dover prendere provvedimenti urgenti nel nostro Paese sono tante. Con questi ritmi non arriveremo da nessuna parte. 

Speriamo soltanto che al nono mese i nostri parlamentari partoriscano questo benedetto decreto, e non facciano come gli elefanti, a cui sono necessari due anni di incubazione.

Il fatto che il Parlamento sia, come al solito, in stallo per tanto tempo per una sola riforma - per quanto epocale essa sia - mi fa sorgere un lieve dubbio sull’opportunità di mantenere in vita l’attuale sistema. Il Bicameralismo Perfetto (che di perfetto mi pare abbia ben poco). Certo quando fu introdotto aveva una sua indiscutibile utilità; scongiurare qualsiasi possibilità di tornare ad una dittatura. Obbiettivo egregiamente raggiunto, direi. L’attuale Premier, infatti, ha vinto le elezioni e, di conseguenza, ha potuto adagiare il pondo al vertice della piramide del potere repubblicano. Fin qui tutto chiaro…? Bene. Andiamo avanti. 

Monica Cirinnà ha avuto l’ingrato compito di redigere il testo di una riforma difficile, ma necessaria. La senatrice ha presentato un testo, certamente discutibile e migliorabile, quantomeno organico però. Fino a quando è sbarcato in Parlamento e 935 teste hanno detto la loro. Inevitabilmente  ha preso forma la solita schifezza rabberciata che deve accontentare un po' tutti e non accontenta nessuno. 

Via con l’iter bicamerale “perfetto”! Commissione, Camera, Senato, Camera, Commissione, Senato, Commissione, Camera, Senato, Commissione Camera, Commissione Senato, Commissione Camera-Senato, voto segreto, voto palese, dammi tre onorevoli che poi ti rendo cinque senatori (se ti prendi pure Razzi), altrimenti quattro, libertà di coscienza (non sapevo ne avessero una, si impara sempre qualcosa), voto bloccato, risse, insulti.

Bicameralismo Perfettamente Italiano. Tutto perfetto, ma non funziona nulla. 

Per un banalissimo motivo: non è adatto a noi. Gli italiani non amano prendersi responsabilità, hanno scarso senso della collettività, altissimo senso dell’individualità e il resto…si vedrà. Prima del Bicameralismo, infatti, abbiamo inventato un’altra prassi in cui saremo eterni maestri: il Trasformismo. 

Nemmeno il tempo di rimuovere i ciottoli dalla Breccia di Porta Pia e già voti di scambio, sotterfugi, interessi personali dominavano gli scranni dell’emiciclo. Da sempre la politica italiana ha teso ad essere una conduzione di affari pubblici per interessi privati. L’attuale sistema non fa che alimentare la possibilità che questa odiosa tendenza sia regola.

Una Repubblica Presidenziale o Semi-Presidenziale alla francese credo siano le uniche due forme di governo in grado di dare una spina dorsale ad un Paese che non ne ha. Le uniche adatte per un popolo poco omogeneo e coeso. Troppo interessato agli interessi. 

 

Paolo Sebastiani, avvocato (nessuno è perfetto!), accanito bibliofilo; ama la Storia, che approfondisce insieme a Winston, il suo bulldog inglese. Conduce Elzeviro, trasmissione in onda ogni lunedì alle ore 21 su TVR Più (Canale 13 Digitale Terrestre) e Black Baccara, in onda su Radio Rosa tutti i mercoledì alle ore 21.

 
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