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Conferenza stampa

Corvino: "Il calciomercato della Fiorentina condiviso con Sousa"

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Immagine articolo - Il sito di Firenze

"I giocatori arrivati li ha condivisi il tecnico Paulo Sousa, altri no. E non sono arrivati. Eravamo impreparati perché speravo di poter cedere qualcuno che non è partito, e non pensavamo potesse arrivare un'offerta come quella del Chelsea per Alonso. Mi avrebbero dato dello scemo se non avessi fatto l'operazione. Abbiamo cercato poi di sostituire Alonso, ma avevamo molto poco tempo. E non potevo fare Alonso al Chelsea senza aver trovato un sostituto. Quindi su Olivera ho dovuto fare da solo. E lui mi ha detto mi fido". Lo ha detto il DG della Fiorentina, Pantaleo Corvino, in una conferenza stampa ieri mattina dopo la chiusura del calciomercato.

Il ds viola ha spiegato il perché di certe operazioni e gli obbiettivi che si era prefissata la società. "Avevamo degli obiettivi da raggiungere, e ci siamo sforzati di raggiungerli. C'era una criticità. Avevamo uno squilibrio tecnico, di fronte ad una serie ridotta di titolari, c'erano sei prime punte. E c'era uno squilibrio finanziario, alla luce delle passività fatte negli ultimi due anni, che si avvicinavano ai 40 milioni di euro. Avevo detto che volevo mantenere la rosa dei titolari, e c'erano poche alternative. Volevo alternative funzionali figlie del presente e soprattutto del futuro -ha spiegato Corvino-. C'era ad esempio un problema delle liste Uefa, per i nostri italiani e calciatori provenienti dal settore giovanile. Avevo detto che bisognava eliminare elementi di zavorra, tecnica ed economica. E lo abbiamo fatto. Dovevamo rientrare nei parametri del fair play finanziario".

La società viola ha ceduto molti giocatori in questa sessione di mercato sfoltendo di molto la rosa. "Avevo detto che mi sarei sforzato, mettendoci tutte le energie per non toccare i titolari, andando a sfoltire la zavorra che avevamo. Ci abbiamo messo energie e passione. Penso che l'obiettivo di mantenere i titolari, tranne che un'offerta arrivata negli ultimi giorni come per Alonso, che non potevamo rifiutare, sia noi che il ragazzo, lo abbiamo mantenuto. La proprietà ha rifiutato tante offerte arrivate, importanti. Vecino, Badelj, Astori, Borja Valero, Bernardeschi, Kalinic. Se la mia proprietà avesse voluto dare un segnale di cedimento o non attaccamento, o non voglia di dare qualcosa a questa città, li avremmo venduti. A certe condizioni, come quelle di Alonso, col desiderio di un ragazzo che arriva a raggiungere un certo obiettivo, non puoi non cedere Alonso", ha continuato Corvino.

"Magari se fossi stato più bravo a cedere qualche altra seconda linea, avremmo potuto evitare quella partenza. Ma non può una cessione come quella di Alonso, a quella cifra, pregiudicare il lavoro di noi uomini mercato e della proprietà. Sportiello? Era una bufala. Ce lo hanno  proposto, ma non lo volevamo. Noi abbiamo fiducia, e la rimarco, nei tre portieri che abbiamo.La trattativa più difficile? Tello. Aver messo un'opzione per il riscatto, è stata molto lunga e snervante. Maganjic? Lo voleva tutta Europa. Magari oggi non dice nulla ai più. Vedremo. Anche il polacco. Jovetic? Era una mia idea, condivisa da Sousa. Ma io non faccio favori. Ho cercato di prenderlo, facendo di tutto per prenderlo. Ma non era facile per tante considerazioni. All'ultimo l'Inter, per ordine della società, ha detto non vendiamo Jovetic. Per questo non è arrivato". 

 

FONTE: ADNKRONOS

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