ESCLUSIVO - Lotta interna alla Massoneria. Il toscano Bisi scalpita per la Gran Loggia, ma viene richiamato e diffidato

Candidature, regole, richiami da Roma, diffide. Non stiamo parlando della lotta interna al Pd e nemmeno di una 'bega' da condominio. Ma dell'avvicendamento ai vertici della massoneria nazionale. Anche in questo caso è un toscano ad agitare le acque e ad impensierire i vertici delle logge del Gran d'Oriente d'Italia.

Il Sito di Firenze è venuto in possesso di un carteggio tra i gran maestri. Tutto nasce da un appello a sostegno della candidatura di Stefano Bisi, direttore del Corriere di Siena e attualmente ai vertici della massoneria toscana. Bisi era balzato alla cronache nazionali come difensore del "sistema Siena" durante un servizio di Report sullo scandalo MPS e rispondendo alle domande della Gabanelli aveva coniato il termine "groviglio armonioso" poi riutilizzato da tutti i giornali nelle settimane seguenti allo scandalo del Monte dei Paschi.

Ma questo scalpitio del toscano è parso poco consono alla tradizione massonica e così è arrivata da Roma la diffida su carta ufficiale. "D'ordine del Gran Maestro si diffidano i Fratelli ad astenersi dall'utilizzo di lettere aperte trasmesse anche via mail, per promuovere future candidature chiedendo adesioni". Inizia così la missiva di richiamo inviati ai maestri venerabili, firmata dal gran segretario Alberto Jannuzzelli, che richiama al rispetto delle regole delle logge e parla di un "atteggiamento invasivo che si palesa contrario alla nostra Tradizione, connotando metodi e logiche di partiti politici".

I significati criptici di certi termini massonici lasciano poco spazio comunque alla fantasia e Jannuzzelli specifica come non abbia "emanato il Decreto per le elezioni del Gran Maestro e della Giunta, nè convocato la Gran Loggia a tal fine" e per questo i "comportamenti delegittimano l'attuale Gran Maestranza e non verranno assolutamente tollerati".

Una diatriba quella che si consuma nella massoneria nazionale che nasce dal classico gioco di 'correnti' interne. Mail e lettere che destabilizzano la tranquillità della Gran Loggia che vive in Toscana con fibrillazione per le vivaci conversazioni telematiche tra massoni. Il clima pesante si evince dai testi allegati presenti nel carteggio tra i gran maestri, "la considerazione che vorrei esprimere con Voi - si legge in un passaggio delle lettere allegate per la candidatura di Bisi - è che abbiamo ormai raggiunto un livello molto simile alla vita politica profana. Nessun rispetto delle regole, esclusione dei Fr. perchè considerati non in linea o peggio nemici".

Vere e proprie fazioni che trovano il problema nel "carrierismo massonico ormai largamente presente all'interno dell'Istituzione" che tende "ad escludere quelle voci ritenute dissonanti rispetto al disegno (ma quale disegno?) programmato".

E per la candidatura di Bisi è spuntato un vero e proprio manifesto elettorale. "In continuità con un passato che nessuno intende rinnegare, vogliamo guardare al futuro" si legge nella lettera aperta indirizzati ai maestri venerabili per "costruire insieme con semplicità, tranquillità, linearità, franchezza: nelle nostre Logge, con tutti i Fratelli, in armonia e senza divisioni".

Poi il lungo appello per la candidatura di Bisi, "gode la nostra fiducia perché è sempre stato un Fratello tra Fratelli. Perché crede nella forza dell’Iniziazione e nella Tradizione Esoterica. Perché ha ascoltato tutti, perché ha parlato con tutti: con chiarezza e sincerità. Perché ha lavorato in maniera coerente, vigile e coscienziosa. E, infine, perché crede nel futuro, perché è convinto che dinnanzi alle difficoltà sia necessario “fare squadra” per superarle. Perché – senza nulla togliere a nessuno – ci fidiamo di lui. E per questo gli chiediamo di “mettersi in gioco”. Si chiama Stefano Bisi: è l’attuale Presidente del Collegio Circoscrizionale dei MM VV della Toscana".

Il groviglio armonioso della Massoneria italiana. Nel 2013. 

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