Racket della prostituzione dietro la sparatoria

Un'escuzione in piena regola quella messa in atto da un pregiudicato albanese di 29 anni avvenuta alle 22.45 di ieri in via Reginaldo Giuliani a Firenze. Indrid Ita, questo è il nome dell'attentatore, ha raggiunto davanti al pub Scrath un suo coetaneo e connazionale e da meno di 3 metri gli ha sparato a bruciapelo con una calibro 22 di fabbricazione tedesca. Prima di esplodere i colpi l'ha guardato negli occhi e gli ha detto: "mi sono appena scopato tua sorella". L'aggredito, d'istinto, è riuscito ad abbassargli il braccio quel tanto da impedire che il colpo andasse a segno in punti mortali. Ferito alla gamba destra, è stato accompagnato al pronto soccorso dai sanitari del 118. 30 i giorni di prognosi.

Ita era in compagnia di una donna, anche lei albanese di 31 anni. Proprio la ragazza ha aizzato il 29enne a fare fuoco. La scena è durata pochi minuti, sul posto è intervuta immediatamente la volante. L'intervento degli uomini guidati da Roberto Sbenaglia è stato provvidenziale. Nel frattempo infatti due amici della vittima stavano pestando Ita.

Gli agenti hanno riportato la calma e ricostruito l'accaduto. Le attenzioni si sono rivolte alla donna, già conosciuta per la sua attività di meritricio. La lucciola, nascondeva nel reggiseno un involucro con 13 grammi di hashih. Subito è scattata la perquisizione domiciliare. A casa della ragazza i poliziotti hanno trovato l'ennesimo albanese, Ervis Gjnai di 31 anni, in possesso di strumenti atti allo scasso e di una chiave di una Renault Kangoo parcheggiata fuori dall'abitazione, risultata rubata. Arrestato per ricettazione.

Dagli accertamenti successi anche l'auto in possesso di Ita, arrestato per tentato omicidio, è risultata provento di furto. Insomma una storia di criminalità totale, tra faide, droga, furti e prostituzione.