Le criptovalute continuano i loro alti e bassi

Ormai è una danza costante, un sali e scendi che caratterizza il settore da mesi dopo che, per lungo tempo, aveva conosciuto soltanto la crescita. Negli ultimi mesi del 2018 il comparto delle criptovalute è letteralmente deflagrato in se stesso mandando nel panico tutti coloro i quali vi avevano puntato.
Da allora non si è più riusciti a raggiungere un equilibrio: le quotazioni delle criptovalute cambiano con cadenza quotidiana no fornendo garanzia alcuna a chi si occupa di investimenti o comunque a chi le acquista per qualsivoglia finalità.

Le ultime sedute si sono chiuse all’insegna dell’ottimismo con crescita sensibile ma comunque di buon auspicio: è stato soprattutto il Ripple, astro nascente delle criptovalute già da qualche tempo, a lanciare segnali confortanti. Il periodo nero prosegue invece per il Bitcoin per il quale è stata prevista una discesa sostanziale che lo porterà a toccare quota 1.700 dollari entro metà anno 2019. Se pensiamo che a dicembre 2017 l’asticella del valore era arrivata a toccare i 20mila dollari, si potrebbe finire con il dare ragione a chi ha indicato come bolla speculativa quella crescita incredibile.
Il problema in un mercato tale e del tutto instabile si pone per tutti coloro i quali si dedicano all’investimento autonomo sul Bitcoin utilizzando piattaforme di trading online: come si può leggere sul sito Criptovalute24, sono sempre di più coloro i quali tentano la sorte con questa tipologia di investimento in modalità fai da te.

D’altra parte chi si rivolge all’acquisto di questi strumenti finanziari lo fa di base per due differenti motivi:

• cercare di acquistare un prodotto per investimento, lasciandolo quindi parcheggiato nel portafogli virtuale noto come wallet aspettando e sperando di vedere lievitare il valore (e chi si è mosso in questa direzione un paio di anni fa ha avuto indubbiamente ragione);

• comprare criptovalute per quella che è la loro funzione principale, il motivo per il quale sono nate: ovvero, effettuare transazioni e pagamenti in rete utilizzandole al posto della moneta tradizionale.

Quale che sia la finalità per la quale ci si muove e si procede con l’acquisto di criptovalute, resta il fatto che il mercato negli ultimi tempi non regala alcuna certezza e lascia gli utenti nel dubbio sulle operazioni da fare. Come sempre in questi casi torna di moda il discorso riferito alla necessità di una regolamentazione più chiara: se così fosse anche il valore di queste monete risulterebbe molto più stabile.