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taxi 4390

E' morto il tassista Gino Ghirelli: era in coma da oltre due anni dopo lite con due giovani

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

E' morto il tassista Gino Ghirelli, 66 anni; l'uomo era in coma dopo essere stato colpito alla testa in un litigio la notte tra il 12 e 13 luglio 2017. Lo hanno annunciato su facebook alcuni colleghi tassisti. Per le gravi ferite riportate da Ghirelli, due giovani sono stati processati e assolti. Il caso ebbe ampio risalto sulla stampa cittadina.

 

IL RICORDO DEI COLLEGHI - "Ci ha lasciati il collega Gino Ghirelli dpo oltre due anni di coma" ha scritto in un post su Facebook Claudio Giudici, presidente di Uritaxi ed ex guida dei Taxi 4390 di Firenze. "A pochi giorni da quel Natale che lui abitualmente festeggiava vestito da Babbo Natale, portando doni ai bambini presso le scuole dell’Isolotto, ci ha salutati" prosegue Giudici nel suo ricordo.

 

"Gino è stato vittima di una cultura bullista che non ha rispetto di chi lavora. Ci sono culture oggi, anche più arretrate della nostra, che hanno profondo rispetto per anziani, bambini e chi si trova sul lavoro. La tragica scomparsa di Gino è un monito al nostro tempo, alla nostra società, a ritrovare civiltà, sensibilità e delicatezza per tutto ciò - continua Giudici - Un monito rivolto all’uomo della strada e a chi è guida, legislatore e giudice delle comunità.
Noi lavoreremo per fare giustizia per questa sua violenta scomparsa."

 

IL PROCESSO - Per il ferimento di Gino Ghirelli sono stati processati e assolti due 23enni Nicola Fossatocci, fiorentino, e Houman Ajamy Abbasalizadeh, iraniano da due anni in Italia, perchè "il fatto non costituisce reato" e per legittima difesa.

 

I due giovani era accusati di aver provocato lesioni gravi un "coma persistente e perdita delle funzioni cerebrali" a Ghirelli.

 

Il giudice Anna Liguori, nelle motivazioni della sentenza di assoluzione, ha sottolineato che "val la pena di osservare che il Ghirelli, di fronte a una situazione che rischiava di evolversi negativamente avrebbe potuto chiedere l'intervento delle forze dell'ordine e se non lo ha fatto probabilmente è perchè riteneva di poterla risolvere a suo modo, ossia con le vie di fatto. Il che confermava - ha scritto il giudice - il temperamento dell'uomo e, in ultima analisi, l'attendibilità della ricostruzione sin qui operata". Il pm aveva chiesto sei anni per entrambi gli imputati.

 

Secondo la ricostruzione del giudice Liguori alla base della vicenda potrebbe esserci uno scherzo, non compreso dal tassista, che invece si sentì preso in giro dai due clienti. In particolare nel tragitto del taxi i due 23enni, probabilmente scherzando, avrebbero detto al tassista che non gli avrebbero pagato la corsa e che sarebbero scappati. Tali frasi avrebbero infastidito Ghirelli, il quale avrebbe replicato promettendo loro "due o tre pallottole" in caso di mancato pagamento.

 

Così, finita la corsa in piazza Beccaria, mentre Fossatocci andò a un bancomat per prelevare i soldi per pagare, tra il tassista e l'altro giovane iniziò una discussione proprio perch+ Ghirelli, ex pugile, ritenne che i due non lo volessero davvero pagare, mentre in realtà il prelievo al bancomat veniva fatto e risulta.

 

Nella lite il tassista tirò una testata al volto di Houman e poi colpìFossatocci che intanto era tornato indietro in difesa dell'amico. Fossatocci a sua volta reagì con un colpo al tassista, il quale cadde in terra.

 

Mentre i giovani se ne andarono, Ghirelli chiamò la centrale del radiotaxi per avvisare che c'erano due giovani che non lo avevano pagato, quindi ando' a casa. Il giorno dopo, trascorse molte ore, la figlia, allarmata dal fatto che non rispondesse al telefono, lo trovò nella sua abitazione che era in coma. Non si sarebbe più ripreso, fino alla morte sopraggiunta oggi. 

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