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Sunday, 02 February 2014 - 09:24
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Scuola

ISIA, Roselli (NCD): "Patrimonio che deve restare in città"

Il consigliere: "Lunedì presenteremo un atto per chiedere l'impegno di tutte le forze politiche in tal senso"
Immagine articolo - Il sito d'Italia

"Lavoreremo fino all'ultimo per garantire la permanenza dell''Istituto Superiore per le Industrie Artistiche a Firenze" questo quanto dichiarato dal consigliere del NCD Emanuele Roselli.
"Finché non sarà ufficiale il trasferimento a Scandicci continueremo a fare una battaglia per Firenze e per le tante persone che non vogliono questo trasferimento. Tra queste speriamo di poter includere anche l'assessore Giachi, visto che l'individuazione di una sede è responsabilità degli enti locali e non del Ministero – ha aggiunto il consigliere –. La possibilità più concreta, stando a quello che importanti esponenti del centrosinistra hanno ad oggi dichiarato ai giornali, pare prevedere un trasferimento nel comune di Scandicci, e non possiamo nascondere che questa soluzione, per Firenze, sarebbe una tremenda sconfitta. Il Governo ha già garantito il suo impegno per coprire la maggior parte dei costi per adeguare la nuova sede, qualunque essa sia, adesso tocca gli enti territoriali definire la nuova dislocazione dell'ISIA”.
"Firenze resta per noi la scelta più logica, non solo per la storia dell'Istituto ma anche per le alternative che la città offrirebbe. Ci sono contenitori vuoti in città e una soluzione in tal senso permetterebbe di ottenere due risultati importanti in un colpo solo: riqualificare un’area e non privare la città di una realtà così importante. Ci auguriamo che l'assessore Giachi possa aggiornarci al più presto sugli sviluppi della vicenda, avanzando non solo una nuova ipotesi all'interno del Comune ma, magari, il raggiungimento di un accordo. Per quel che ci riguarda continueremo a seguire da vicino la vicenda e presenteremo nel prossimo Consiglio di lunedì un nuovo atto per chiedere a tutte le forze politiche un impegno preciso. Non si tratta di una polemica di parte, ma di una battaglia per tutta la città oltre che per i tanti studenti fiorentini direttamente coinvolti nella vicenda" ha concluso Roselli.

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