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Attivato di nuovo l’Alert system

Firenze: continua l'emergenza caldo. Previsto weekend bollente

Tra mercoledì e ieri il messaggio telefonico del sindaco ha raggiunto il 67% delle 83mila famiglie contattate
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Continua l’emergenza caldo a Firenze: ieri è stato il quinto giorno consecutivo con temperature roventi e non sarà l’ultimo perché secondo il bollettino del Lamma (Laboratorio di meteorologia della Regione) l’ondata di calore proseguirà anche nei prossimi giorni

con temperature fino a 38 gradi, con valori percepiti al sole fino a 47 gradi e umidità contenuta (inferiore sì ai giorni scorsi ma non va sottovalutata viste le temperature molto elevate). Le previsioni confermano inoltre che il disagio da caldo continuerà anche nelle ore notturne ed è previsto un week end bollente.

L’impegno dell’amministrazione comunale fiorentina è massimo affinché l’ondata di calore di questi giorni crei il minor numero di disagi possibili: da mercoledì è attivo un coordinamento permanente formato da Protezione civile, Polizia municipale, assessorato al Welfare e capo di Gabinetto del sindaco, che sono in continuo contatto per monitorare la situazione e rispondere ad eventuali situazioni critiche che si potranno verificare. Non solo, il Comune ha messo in campo tutte le misure necessarie per informare i fiorentini per far fronte nel migliore dei modi al caldo eccezionale: da una massiccia campagna informativa, usando anche il sistema dell’Alert System, fino a nuovi ingressi nelle Rsa cittadine che complessivamente raggiungeranno quota 70.

E a proposito di Alert System, anche ieri i fiorentini hanno ricevuto all’ora di pranzo la telefonata del sindaco Nardella su come ‘difendersi’ dalle temperature record. Alle 83mila famiglie fiorentine il primo messaggio di Alert System è partito mercoledì sera alle 18.30 dalla Centrale operativa della Protezione civile all’Olmatello; il secondo invio è stato effettuato ieri all’ora di pranzo a coloro che mercoledì non hanno risposto. Complessivamente è stato raggiunto il 67% delle 83mila famiglie a cui il messaggio era destinato. Si tratta di “un buon risultato”, spiegano dalla Protezione civile, e “corrisponde ad oltre il 50% della popolazione”.

Con l’Alert System, il servizio innovativo di Protezione civile predisposto per avvisare via telefono la popolazione in caso di emergenza, attivo dal dicembre scorso per altri tipi di emergenze, i fiorentini ricevono informazioni puntuali sull’emergenza caldo e le principali norme di comportamento da tenere come ad esempio limitare l’uso di zucchero e bevande gassate e chiamare il medico curante o il 118 nel caso che vengano avvertiti sintomi nuovi come crampi, mal di testa, vomito, diarrea, febbre e spossatezza. Il sistema prevede la ripetizione delle telefonate in caso di mancata risposta e consente di avere i dati sull’esito della comunicazione e sull’ascolto da parte dell’utente.

Anche i vigili sono impegnati in prima linea a ‘combattere’ l’emergenza caldo: gli agenti di Polizia municipale in servizio nelle strade del centro e dei cantieri sono dotati di un vademecum con le norme di comportamento corretto per far fronte al caldo, per dare una corretta informazione a cittadini e turisti.

“Il nostro impegno è massimo affinché l’ondata di calore di questi giorni crei il minor numero di disagi possibili - ha detto il sindaco -. Rinnovo l’appello ai fiorentini: non lasciate gli anziani soli; accertatevi delle loro condizioni di salute e offrite loro aiuto. E chi vuole può andare nei Centri anziani”. E proprio per andare incontro alle esigenze degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie, anche in considerazione dell’amplificarsi dei disagi tipici del periodo estivo, da ieri (mercoledì, ndr) ci sono stati nuovi ingressi nelle Rsa cittadine. “Questo intervento si aggiunge ai numerosi ricoveri temporanei di sollievo sempre in Rsa, attivati o in via di attivazione in questo periodo - ha spiegato l’assessore al Welfare Sara Funaro -, e alle altre iniziative predisposte a favore delle persone in condizione di fragilità, come la sorveglianza attiva per coloro che si trovano in una situazione di rischio, soprattutto per via del caldo di questo giorni, e che vengono segnalati dai medici di medicina generale o dagli operatori socio-sanitari”. “A ciò si aggiungono i servizi ordinari - ha continuato Funaro -, come l’assistenza a casa, i pasti a domicilio, i centri diurni o la teleassistenza, che costituiscono anch’essi una risorsa utile in risposta ai particolari disagi tipici del periodo estivo”.

Durante un’ondata di caldo è molto importante che tutti, non solo anziani, bambini e soggetti fragili, rispettino le seguenti norme di comportamento che si possono trovare anche sul sito della Protezione civile (http://protezionecivile.comune.fi.it/?page_id=226): evitare, se possibile, l’esposizione all’aria aperta nella fascia oraria tra le 12 e le 18, ovvero le ore più calde della giornata; evitare di bere bevande alcoliche, consumare pasti leggeri e mangiare frutta e verdura fresche (alcolici e pasti pesanti aumentano infatti la produzione di calore all’interno del corpo); fare bagni e docce d’acqua tiepida; indossare vestiti leggeri e comodi in fibre naturali (gli abiti in fibre sintetiche impediscono la traspirazione, e quindi la dispersione di calore); provvedere a schermare i vetri delle finestre con strutture come persiane, veneziane o almeno tende (per evitare il riscaldamento eccessivo dell’ambiente); accertarsi delle condizioni di salute e offrire aiuto a parenti, vicini ed amici che vivono soli (perché molte vittime delle ondate di calore sono persone sole); bere molta acqua: gli anziani devono bere anche in assenza di stimolo della sete (anche se non si ha sete, il corpo potrebbe avere bisogno di acqua); soggiornare anche solo per alcune ore in luoghi climatizzati per ridurre l’esposizione alle alte temperature.
Come ieri anche oggi c’è stato il superamento della prima soglia dell’ozono (soglia di informazione). Come per le ondate di calore, i soggetti più sensibili (bambini, anziani, asmatici o persone affette da malattie dell’apparato respiratorio) devono evitare la permanenza prolungata all’aria aperta.

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