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motivi economici dietro l'aggressione?

Omicidio Tommaso Dini, con l'arrestato "si conoscevano e avevano già litigato"

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OMICIDIO SCANDICCI - La vittima Tommaso Dini - Il presunto omicida Ilir Leba

A Scandicci non si parla d’altro. La piazza del ‘vecchio’ comune è, come sempre, molto trafficata. Ma dopo l’omicidio di Tommaso Dini, il 50enne accoltellato a morte nella notte tra sabato e domenica, e morto ieri pomeriggio dopo un intervento chirurgico all’ospedale San Giovanni di Dio, oggi l’atmosfera è diversa. Sull’asfalto ci sono ancora i segni del sangue della vittima.

 

IL PRESUNTO OMICIDA - L’assassino sarebbe, secondo gli investigatori Ilir Leba, 47 anni, albanese, da decenni in Italia, con vecchi, molto vecchi, precedenti penali, che oggi gestisce una ditta di edilizia. Adesso è nel carcere di Sollicciano in attesa dell’interrogatorio di garanzia, che si terrà martedì mattina davanti al gip Federico Zampaoli. 

 

Difeso dall’avvocato Neri Cappugi, Leba è indagato per omicidio volontario.

 

Secondo il pm Carmine Pirozzoli e i carabinieri della compagnia di Scandicci è lui che ha sferrato le coltellate al petto di Dini. Anche le telecamere di sicurezza della zona, ora al vaglio degli inquirenti, aiuteranno poi a chiarire le fasi dell’aggressione omicida.

 

C’è ancora da capire il movente, che secondo gli investigatori però andrebbe ricercato in un precedente screzio tra i due, per motivi lavorativi. Intanto sempre martedì mattina è in programma l'autopsia all'Istituto di Medicina legale di Firenze.

 

“SI CONOSCEVANO E AVEVANO GIA’ LITIGATO” - “Si conoscevano e avevano già litigato in passato” ci spiega un uomo che aveva rapporti di conoscenza con entrambi. “Tommaso in quell’occasione gli aveva dato più di due sberle” prosegue, “sicuramente c’erano dietro motivi di soldi”.

 

LE FASI DELL’AGGRESSIONE - La gente mormora si sa. Ma qualcuno racconta anche che la lite “è iniziata davanti alla Rosticceria Ugo”, ritrovo serale della zona. Dagli insulti, in pochi attimi, si sarebbe passati all’azione. Con Leba che avrebbe estratto un coltello e colpito Dini. Immediati i soccorsi chiamati dalle persone presenti, in particolare clienti del vicino negozio di kebab.

 

Non è chiaro se i due si siano incontrati per caso, o Leba avesse avuto notizia della presenza di Dini nel locale. Lo chiariranno gli investigatori che ancora sono alla ricerca dell’arma del delitto.

 

IL RICORDO DI SCANDICCI - Oggi però per la comunità di Scandicci è il giorno del dolore per “quel bravo padre di famiglia”. In piazza c’è chi racconta dell’attività immobiliare, “andava veramente bene” spiega una donna, “lui rilevava case praticamente diroccate e le ristrutturava”. Poi però ha scelto di gestire il ristorante al campo sportivo di Casellina. Un’esperienza durata “solo un paio di mesi”, fino alla ripresa dell’attività di una schiacciateria in via Bufalini.

 

Perchè è morto Tommaso Dini? Un vecchio debito non saldato? Chi sapeva di questo screzio? Domande che cercano risposte. Gli investigatori sono al lavoro per trovarle.

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