firenze
skyline
facebook twitter youtube Feed RSS
mercoledì, 16 ottobre 2013 - 14:09
X
Mobilità

Razzanelli fa ripartire il comitato promotore della metropolitana a Firenze; tra le sue finalità anche l'Aeroporto

Il nuovo presidente è Giovanni Gentile
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Riparte da oggi il comitato promotore della metropolitana con un nuovo nome e un nuovo presidente. Si chiamerà Comitato promotore per la tramvia e per l’Aeroporto, a presiederlo Govanni Gentile (ex presidente di Confindustria). Tra i primissimi fondatori Mario Razzanelli, allora esponente di una lista civica e oggi candidato sindaco a Firenze per la Lega Nord.

Le linee 2 e 3 della tramvia fiorentine non sono mai partite andando oltre ogni previsione, colpa della crisi e del fallimento delle aziende costruttrici che via via si sono succedute; il sindaco Renzi che all’inizio del suo mandato non nascose le sue perplessità sui progetti, oggi approfittando delle mutate condizioni,starebbe pensando alla realizzazione di una linea 2 completamente rivisitata e che prevedrebbe per un tratto il passaggio nel sottosuolo.

 “Alla luce degli ultimi fatti – ha dichiarato Razzanelli – con le linee 2 e 3 della tramvia che ‘tramontano’, sia per l’insufficienza dei fondi economici che per la volontà, espressa dai fiorentini già nel referendum del 2008 che vide la bocciatura dei progetti, è arrivato il momento di rilanciare l’azione del Comitato. E, insieme a Giovanni Gentile che ha accettato di essere il nuovo presidente, abbiamo pensato che, insieme al rimettere sul tavolo il progetto della micro metropolitana, fosse fondamentale lavorare per risolvere la questione pluridecennale dello sviluppo dell’aeroporto di Peretola. Solo così, risolvendo a un tempo le difficoltà del trasporto pubblico locale e della mobilità e quelle di dotare la città di uno scalo aeroportuale all’altezza della città, si potrà rilanciare l’economia di Firenze e del suo comprensorio”

“E’ arrivato il momento di riprendere in mano il progetto della micro metropolitana e di rivedere l’intero piano della mobilità fiorentina” dicono Giovanni Gentile e Paolo Blasi, da oggi anche lui membro del comitato. “Bisogna ripartire da zero, l’apporto del comitato vuole essere costruttivo e di collaborazione rispetto all’Amministrazione- prosegue Gentile – .Vogliamo riportare sul tavolo i progetti della micro metropolitana accantonati dalla precedente amministrazione a causa di una ‘coloritura politica’ che la vicenda aveva preso, e crediamo che con il sindaco Renzi sia il momento giusto per ricominciare a discuterne, sperando di poter concorrere a fare qualcosa di buono per Firenze. Al tempo stesso, dopo i molti anni persi, la posizione della Regione e l’impegno di questa amministrazione ci fanno credere che sia finalmente arrivato anche il momento per affrontare e risolvere il problema dello sviluppo dell’aeroporto. Per l’economia della regione queste sono due tematiche fondamentali; non possiamo permetterci, come invece sta succedendo, di perdere posizioni anche sull’export che è stato fin’ora l’ultimo baluardo di difesa delle aziende locali”.  

Anni fa l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze finanziò uno studio geologico e geotecnico del sottosuolo di Firenze condotto dal fisico Tito Arecchi in collaborazione con l’Università di Firenze, il Cnr, l’Ataf e Breda; a ricordarlo è Paolo Blasi che invita sindaco e Amministrazione a prendere finalmente visione di quegli studi per cui furono spesi 1 miliardo e 200 milioni delle vecchie lire. (per maggiori dettagli sullo studio consulta www. ino.it)  “I tecnici del comune non hanno mai preso visione di questo studio -continua Blasi- invece Firenze si presta benissimo ad essere sotto attraversata con un tunnel che è ben diverso da quello dell’Alta Velocità tre volte più vasto.  Stiamo parlando di una micrometropolitana quindi con dei tunnel larghi non più di 4 metri, in pratica quanto una normale fogna”.


Si ma i costi?  
Se per una metropolitana tradizionale si parla di 45 milioni a chilometro, nel caso di una micro metropolitana il costo scende a 30 milioni; in pratica più o meno la stessa cifra prevista per lo stesso tratto di tramvia. Le metropolitane leggere nel lungo periodo costano meno – aggiunge Razzanelli – si risparmia in velocità commerciale e di personale essendo la metropolitana completamente automatizzata. Quando poi si fanno raffronti tra i possibili costi più che la cifra finale con cui è stato aggiudicato l’appalto (per la linea 2 e 3 la cifra si aggira attorno ai 250 milioni) bisogna tener presente il costo, quasi triplicato rispetto alle previsioni, della linea1”, ci auguriamo che ora il sindaco voglia cogliere l’appello che gli giunge dal Comitato, e che finalmente a Firenze si cominci concretamente a lavorare per avere infrastrutture di trasporto all’altezza delle possibilità che la nostra città esprime a livello internazionale” ha concluso Razzanelli.

Nessun voto finora
Manda i tuoi comunicati stampa a: redazionefirenze@ilsitodifirenze.it