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42a morte da inizio 2015

Suicidio a Sollicciano, Beneduci: "Ci si preoccupa degli aperitivi, anzichè della salute psichica"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

Ieri, nel carcere di Sollicciano a Firenze un detenuto di origine eritrea di è tolto la vita, impiccandosi nella sua cella del centro clinico.

"È la quarantaduesima morte in carcere nel 2015 e la diciassettesima per suicidio" spiega il segretario generale dell'Osapp, l'Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria Leo Beneduci. In un carcere dove sono "gravi le carenze nell'organizzazione".

"Per quanto riguarda Firenze Sollicciano – continua Beneduci - è la sesta morte da quando c'è la nuova direttrice e la prima morte dalla sostituzione, la settimana scorsa, del comandante per volontà del provveditore regionale Carmelo Cantone in ragione dei gravi problemi organizzativi e gestionali della struttura". "Peraltro - afferma Beneduci - per il carcere di Firenze c'è da chiedersi quanto abbia influito, rispetto all'ultimo grave evento, la riduzione a zero delle prestazioni straordinarie solo per alcune unità impiegate nelle mansioni maggiormente operative" ma anche il fatto che "il detenuto aveva già dato tangibili segni di squilibrio psichico". Beneduci chiede anche di sapere quale sia la "sensibilità dei vertici locali e regionali dell'amministrazione visto che a Sollicciano ci si preoccupa tantissimo di iniziative di facciata, come gli 'aperitivi galeotti' ed il teatro, e non invece della salute e dell'incolumità psico-fisica del personale di polizia penitenziaria e dei detenuti. Proprio per questo l'Osapp ha da tempo richiesto una accurata indagine propedeutica all'avvicendamento degli attuali direttore del carcere e del provveditore regionale ma il Guardasigilli Orlando e il capo del Dap Consolo sembrano non preoccuparsi di quella che invece agli occhi del sindacato risulta essere una vera e propria ecatombe".

 

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