“Con l’accordo ASM-CIS, Cenni inaugura definitivamente la stagione della cancrovalorizzazione dei rifiuti ‘alla pratese’, con buona pace di coloro che, durante il ballottaggio, avevano creduto nella improvvisa conversione dell’attuale sindaco alla politica dei Rifiuti Zero!” Così Lanfranco Nosi, ex esponente dei Verdi e coordinatore del neonato gruppo loc
Mentre in Provincia la maggioranza presenta il suo documento per la definizione della gestione dei rifiuti, le forze di sinistra che sostengono il Partito Democratico fanno la voce grossa, criticando il progetto dello stesso PD.
Continua la querelle tra Vittorio Ballestrazzi (Modenacinquestelle.it) e la giunta comunale sui temi ambientali. A finire nel mirino dell'ex grillino è questa volta l'Osservatorio ambientale sull'inceneritore di via Cavazza.
«La nostra Costituzione pone la libertà di religione e di culto: ma io mi domando se noi qui in Italia dobbiamo permettere che una religione che permette questo (la lapidazione, ndr) possa esercitare qui in Italia e avere dei fedeli. Una religione che permette la lapidazione non è religione.
Il Comitato Ambiente è Salute di Nonantola e Comitato Modena Salute e Ambiente attaccano duramente il PD e la politica ambientale della maggioranza.
Dal dibattito degli ultimi giorni è emersa l'intenzione del Partito Democratico di puntare la sua politica dei rifiuti verso la differenziazione e il riciclo.
L'opposizione in Consiglio Comunale, coesa e capeggiata dal consigliere Vittorio Ballestrazzi di modenacinquestelle.it, propone martedi 19 aprile una nuova conferenza sul tema dell'inceneritore, con il chiaro intento di rintuzzare il dibattito cittadino sulle soluzioni alternative all'incenerimento, per lo smaltimento dei rifiuti.
Il rapporto "Ecosistema Modena", curato da Ambiente Italia, ha preso in esame sette aree: aria, acqua, rifiuti, mobilità e trasporti; verde urbano, politiche energetiche e politiche ambientali. Ecco, in sintesi, i risultati del dossier.
«Sull’inceneritore di Montale si fanno tante chiacchiere, ma ben poche azioni». Esordisce così il consigliere regionale della Lega Nord Toscana, Gian Luca Lazzeri, riguardo il problema che affligge i cittadini di Montale e dei territori e comuni limitrofi all’impianto.
C'era una volta la discarica, poi tutto cambiò. Differenziazione e incenerimento sono diventate le nuove parole d'ordine nella gestione dei rifiuti, nella direzione di un senso ecologico sempre crescente. Questo passaggio epocale a Modena ha un segno più che tangibile. In via Caruso infatti, nel nord della città, la discarica comunale ha lasciato spazio nel tempo proprio all'impianto di stoccaggio, selezione, trattamento e recupero dei rifiuti.
Legambiente manifesta tutta la sua contrarietà all’ampliamento fino a 240.000 tonnellate dell’inceneritore di Modena. Secondo l’associazione infatti, l’impianto esistente sarebbe già sufficiente per servire il territorio se venissero nel contempo attuate decise politiche di incremento della raccolta differenziata e di riduzione dei rifiuti.
Domani sera alle 21, presso la sala conferenze di Piazza Redecocca, si terrà una conferenza pubblica dal titolo “L'alternativa all'incenerimento”. L'iniziativa vuole approfondire i temi dei metodi di smaltimento dei rifiuti, con un occhio particolarmente rivolto ai problemi dell'incenerimento e dell'impianto modenese; parteciperanno Carla Poli del Centro Riciclo Vedelago e il dott. Matteo Goldoni, ricercatore dell'Università di Parma che presenterà lo studio Moniter sugli effetti ambientali e salutistici degli inceneritori della regione.
Per le prossime 2 settimane sui muri di Modena saranno affissi 200 manifesti contro l'inceneritore. L'idea di Vittorio Ballestrazzi, consigliere comunale di modenacinquestelle.it, che prosegue la sua nota battagli ambientalista e contro gli sprechi dell'amministrazione, dopo che il tema dell'inceneritore era tornato prepotentemente alle cronache cittadine. Il fronte del "no" si allarga sempre di più, a partire dai cittadini residenti nella zona limitrofa all'impianto, mentre prosegue la raccolta firme del Comitato Modena Salute Ambiente.
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