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Stamani sopralluogo

Noferi (M5S): "I pini di Piazza Stazione erano sani, l’abbattimento per i lavori della tramvia"

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

"Insieme alla collega Laura Magni, consigliera del quartiere 3, stamani siamo andate a fare un sopralluogo in piazza Stazione al cantiere che si sta occupando del taglio dei pini.

Abbiamo potuto constatare che l’area intorno al pino che tre operai stavano abbattendo era delimitata da nastri bianchi e rossi ed erano presenti cartelli che indicavano il divieto di sosta in base all’ordinanza n.5997. Non era presente nessun altro cartello che indicasse la ditta che stava operando, l’importo dei lavori, i responsabili del cantiere e della sicurezza ecc. ecc". Lo dichiarano la capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale a Firenze Silvia Noferi insieme alla consigliera al Q3 Laura Magni.

"Un operatore con la sega - spiegano - era posizionato su una piattaforma mobile e tagliava i rami che cadevano nella carreggiata sottostante senza che la circolazione degli autoveicoli fosse stata fermata o deviata. I passanti, molti turisti, affaccendati con le loro valige e cartine, passavano a pochi metri dal taglio senza che i due addetti a terra potessero contenerli.

Abbiamo chiamato la polizia municipale che è intervenuta subito e abbiamo esposto la nostra preoccupazione riguardo alla sicurezza ma anche alla mancanza delle informazioni sul cantiere in corso. I due vigili ci hanno detto che era tutto a posto e non servivano altri cartelli.

Abbiamo fatto presente che l’ordinanza esposta sui pochi cartelli presenti non comprendeva l’abbattimento alberi di piazza Stazione quindi non era quella giusta.

I vigili hanno chiesto agli operai la copia dell’ordinanza che li autorizzasse al taglio ed abbiamo scoperto che l’ordinanza giusta era la numero 6494 del 2017; peccato che non sia ancora on line e quindi non possiamo controllarla.

Ora ci domandiamo, da un’amministrazione che incarica una ditta che non ha neanche la basi elementari di come si opera in un cantiere, sia a livello amministrativo (esponendo l’ordinanza sbagliata) sia per la sicurezza, cosa ci dobbiamo aspettare?

Abbiamo controllato i resti degli alberi tagliati ieri e abbiamo potuto constatare che gli alberi erano sanissimi, non era presente alcuno scollamento delle radici né segni di malattie o necrosi nei tronchi.

Nei giorni scorsi abbiamo depositato diverse interrogazioni e richieste di accesso atti per sapere chi fossero i tecnici che hanno redatto le schede di valutazione degli alberi, cosa ci fosse scritto in queste VTA, cosa avesse risposto la Soprintendenza (sia per piazza Stazione che per piazza S. Marco), tutta la documentazione che ha portato alla scelta della ditta incaricata e stiamo aspettando le risposte per poter valutare la possibilità di fare un esposto alla magistratura.

Una cosa adesso è chiara: i pini di piazza Stazione non erano malati e il loro taglio è stato effettuato per far posto alla tramvia.

Questa amministrazione sta cambiando il volto della città, non solo nelle periferie ma anche in centro storico.

Ci domandiamo come sia possibile in una città Patrimonio Unesco ma anche su questo l’Amministrazione dovrà rispondere entro il 4 settembre p.v.

Oltretutto la scelta di tagliare quasi trecento alberi tutti insieme (molti dei quali sani) per sostituirli con altri di specie non autoctone (come i peri cinesi) e molto più giovani, comporterà una sostanziale diminuzione della massa di foglie attive nella depurazione dell’aria con conseguente aggravio dell’inquinamento. Sarebbe stato più prudente e saggio provvedere ad una sostituzione graduale cominciando dall’abbattimento dei soli alberi malati e vecchi invece di procedere per interi filari.

Tra l’altro, lo stesso Regolamento sul Patrimonio Arboreo, approvato pochi mesi fa, prevede che la sostituzione degli alberi malati sia fatta in modo da ripristinare la situazione precedente. Per questo (art. 5 comma 4) non dovrebbe essere possibile sostituire un platano o un pino di 16 metri con un alberello di pochi metri di specie diversa e non attinente alla tradizione della flora locale.

Abbiamo già pronte altre interrogazioni per ottenere gli attestati previsti dal Testo Unico 81 sulla sicurezza e i patentini per potare gli alberi degli operai che stamani operavano in piazza Stazione.

Controlleremo - concludono - ogni minimo dettaglio di questa sciagurata gestione del verde pubblico".

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