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L'obiettivo è aprire tra il 2024 e il 2025

Sant'Orsola: ecco il nuovo progetto per il recupero dell'ex convento

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Un investimento francese di 31,5 milioni per un mix funzionale tra formazione, laboratori di artisti, spazi museali, una scuola di formazione internazionale a cui è legata una foresteria, ma anche negozi, ristoranti, bar, artigianato italiano, coworking, una ludoteca, un giardino urbano e un'area fitness.

Il complesso di Sant'Orsola, da anni maxi 'scatolone' vuoto nel cuore di Firenze, riparte da qui. Dal progetto dal gruppo Artea, società transalpina che nel 2021 conta di fatturare oltre 100 milioni di euro.

 

L'obiettivo è aprire i battenti tra il 2024 e il 2025: mancano ancora 17 mesi, infatti, alla fine del cantiere nato per il recupero delle facciate del complesso. Poi, dall'estate del 2022 subentrerà Artea per i lavori che dovrebbero chiudersi entro due, tre anni, spiega il ceo del gruppo, Philippe Baudry. "Siamo a una svolta: dopo l'aggiudicazione e la firma della convenzione gli atti formali sono stati conclusi. A questo punto partiamo con la progettazione definitiva", sottolinea soddisfatto Dario Nardella, sindaco della Città metropolitana proprietaria dell'immobile. È lo stesso Nardella che proietta Sant'Orsola come una nuova agorà cittadina e culturale e che parla di una frattura urbanistica, una 'feria', che ora si appresta a ricucire con il centro e con il quartiere di San Lorenzo. "Il progetto, ed è la cosa di cui sono più contento, non prevede alcun tipo di speculazione: non faremo né alberghi né centri commerciali. La proprietà rimarrà pubblica e le attività economiche saranno solo funzionali a quelle culturali". Li', prosegue, "punteremo sulla formazione. Da qui l'idea di realizzare una foresteria e una sede per una scuola internazionale". L'ipotesi è di dar vita ad una "scuola di hotellerie, visto che le più importanti sono fuori dall'Italia, sul modello del Polimoda, capace cioè di attrarre studenti anche dall'estero".

E la foresteria annessa non farà le veci di un hotel, assicura subito dopo la sindaca di Pontassieve con la delega in metrocittà al Patrimonio, Monica Marini, ma sarà "dedicata esclusivamente a chi frequenterà la scuola", ovvero "funzionale all'attività formativa". Quella dell'hotellerie, in pratica, è la via piu' battuta anche se, spiega il sindaco, "ci sono molto scuole americane che hanno dichiarato di voler aprire nuove sedi a Firenze. Quindi le opzioni sono varie". Stando al disegno di Artea, che avrà gli spazi in concessione per 50 anni, al piano terra tutti i servizi saranno strutturati intorno ai cortili di Sant'Orsola. Cosi' il cortile della Spezieria tornerà all'originaria funzione di produzione di erbe medicinali e aromatiche oltre alla coltivazione di ortaggi di stagione che verranno lavorati, venduti e messi a disposizione in loco. Quello dell'Orologio sarà lo spazio pubblico per eccellenza e il punto centrale del complesso. In particolare, sarà il punto d'ingresso per l'atelier degli artisti, i negozi, la ludoteca e un ristorante. Nel cortile si svolgeranno anche gli eventi, ad esempio, concerti di musica classica. Il cortile del Tabacco amplierà lo spazio museale e quello degli eventi. La sala dove si trovava una delle due ex chiese "e che probabilmente ospitava la tomba della Monna Lisa", dicono i progettisti, sarà infatti valorizzata e aperta al pubblico durante il giorno. E anche saranno organizzati eventi culturali. Ai piani superiori, infine, ci saranno le aree per i seminari, la scuola, il coworking e gli alloggi della foresteria. Si tratta di "un investimento importante, oltre i 30 milioni, che riqualificherà non solo San Lorenzo, ma porterà vivacità culturale ed economica in centro. Un bel messaggio di ripresa e di rilancio in un periodo difficilissimo per la nostra città a causa del Covid. (AGENZIA Dire)

 

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