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lunedì, 05 novembre 2012 - 05:47
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Marattin: post omofobo su Vendola - Il PD chiede le dimissioni - La difesa di Renzi

Immagine articolo - Il sito d'Italia

Un post ''volgare e omofobo'' nei confronti di Nichi Vendola, digitato di getto nella tarda serata di giovedì su Facebook dal giovane assessore comunale Pd al Bilancio di Ferrara, Luigi Marattin, 33 anni, 'renziano' e ricercatore in Economia politica all'Universita' di Bologna, ha portato Sinistra e Liberta' e lo stesso Pd a chiedere le sue dimissioni.

Questa mattina, con una nota ufficiale, Marattin si e' scusato con il governatore della Puglia ''e con chiunque abbia letto il mio post come un'offesa di carattere personale o in qualche modo riferibile alla sfera sessuale, cosa che non era lontanamente nelle mie intenzioni. Mi rendo conto che l'affermazione aveva in ogni caso toni discutibili e volgari''. Il post che ha fatto deflagrare le polemiche, poi cancellato dal social network, e' stato scritto da Marattin ''dopo che Vendola, ospite di Lilli Gruber a La7, ha espresso un giudizio non lusinghiero su Toni Blair''. Almeno a sentire la ricostruzione che fornisce il coordinatore regionale di Sel Emilia-Romagna, Giovanni Paglia che in piu' 'bolla' l'assessore come un: ''Renziano, of course''. ''Il nostro - spiega sempre Paglia parlando di Morattin - non ce la fa piu', impugna la tastiera e pubblica su Fb: 'Vendola a La7: 'Renzi perdera' le primarie anche perche' ha come modello Blair, la figura piu' fallimentare della storia della sinistra europea, che ha sempre perso e fatto perdere'. Nichi, per usare il tuo linguaggio, ma va' a elargire prosaicamente il tuo orifizio anale in maniera totale e indiscriminata''. Uno cosi', commenta Sel, ''e' inadeguato a rappresentare le istituzioni. Se ne vada. Ferrara, il Pd, il centrosinistra possono serenamente fare senz'altro a meno di lui''. Marattin gia' a tarda notte prova a rettificare il tiro su Fb: ''D'ora in poi, prima di mandare scherzosamente (e sicuramente volgarmente, ma di quello mi sono gia' scusato) qualcuno a quel paese, bisognera' chiedergli preventivamente i gusti sessuali''. Poi, ieri mattina affida a una nota ufficiale le sue scuse. ''A volte la precipitazione, e in questo caso il tentativo di essere spiritoso, possono portare a fare degli errori - ammette - ma c'e' la mia vita a testimoniare l'importanza che per me riveste il rispetto delle persone, a prescindere da genere, colore della pelle, convinzioni religiose e preferenze di ogni individuo''. Arriva in tarda serata la sferzata di Vendola: ''Coloro che usano la volgarita' contro di me - afferma - non offendono tanto me quanto la propria intelligenza''. Marattin chiude confermando che votera' Renzi alle primarie, ''ma non sono in nessun modo associabile al suo staff''. Interviene poi anche il sindaco di Firenze, via Twitter: ''Luigi Marattin ha sbagliato. E' ovvio. Ha chiamato Nichi per scusarsi e lo ha detto pubblicamente''. E aggiunge a Tgcom24: ''E' una bravissima persona che ha detto una frase assolutamente sbagliata''. Parole comunque ''inaccettabili'' per i segretari provinciale e cittadino del Pd, Paolo Calvano e Simone Merli. ''Imbarbarimento inaccettabile'' lo definisce Marco Meloni, responsabile Riforme e pubblica amministrazione del Pd, che giudica le dimissioni ''l'unico e ineludibile passo''. ''Non rottamiamo la civilta' e il rispetto'', esortano Paola Concia, Aurelio Mancuso e i promotori di 'L'Italia dei Diritti per Bersani'. Critiche anche dall'Idv Franco Grillini (''da Marattin frasi fastidiose, certe affermazioni non passino sotto silenzio'') e Raffaele Lauro, Pdl: ''Marattin si dimetta e vada a zappare''.

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