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Consiglio Comunale

Il bilancio secondo Renzi

La relazione di Renzi preliminare all'approvazione del bilancio preventivo 2011-2013
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Immagine articolo - Il sito d'Italia

Giornate particolarmente intense e importanti per Palazzo Vecchio queste: oggi iniziano i 4 giorni di Consiglio Comunale non stop per l'approvazione del bilancio di previsione 2011-2013, mercoledì e giovedì invece si discuterà il Piano Strutturale. Tra i temi più caldi, la tassa di soggiorno, le alienazioni e i finanziamenti alle Rsa.
Presenti 39 consiglieri su 47. Il sindaco Renzi arriva eccezionalmente puntualissimo, presente in aula già dalle 10:00 del mattino ora in cui era stato fissato in via preliminare l'inizio dei lavori.
La seduta prende avvio effettivamente intrno alle 10:50 con la dovuta introduzione del presidente Giani che comunica le linee d'indirizzo delle prossime ore, all'ordine del giorno la relazione del sndaco, il successivo dibattito e infine le dichirazioni di voto.
Matteo Renzi inizia la sua relazione con una prefazione, tracciando una cornice internazionale europea, poi il preambolo prosegue con la politica nazionale, sui problemi posti dal governo centrale. Il primo cittadino di Firenze riserva la sua puntuale verve ironica alla discussione sulll'eventuale trasferimento di Ministeri a Monza, “di fondamentale importanza per il Paese”, quindi alla recente nomina dei nuovi sottosegretari, definita da Renzi il “premio in-fedeltà”. A questo punto il discorso si sposta sulle questioni locali e sulle voci principali su cui si concentrerà nelle prossime ore il dibattito sul bilancio preventivo 2010-2013 e dunquela sua approvazione. Vengono toccati tutti i temi salienti: servizi, sanità scuola e trasporto pubblico locale, tranvia ma anche aereoporto, quindi la tanto discussa e attesa tassa di soggiorno. Ma andiamo con ordine:
Si parte come è ovvio dai tagli governativi, a cui i bilanci delle amministrazioni comunali devono, questa volta più che mai, con il decentramento fiscale adattarsi e adeguarsi. E se “non si taglia sulla scuola, non si taglia sul sociale, sui servizi, e nemmeno sui trasporti, su cui anzi si stanzieranno 2 milioni di euro in più”, su che si taglia? “sui costi del Palazzo”, quindi una scure decisa alle spese per l'ufficio del sindaco, 300 mila euro per l'esattezza, ma anche per la Giunta. Il 'rottamatore' nazionale, che fa del 'dimezzamento dei parlamentari' il caposaldo della sua politica, sceglie com'è noto di confermare 8 assessori, 4 donne e 4 uomini non uno in più. La legge ne consente esattamente il doppio.
Arriviamo dunque al tema delicato della Tramvia “La certezza della partenza si può avere se si ha la certezza dell'avvio”, in pratica finché le aziende non daranno garanzie non si parte, “non voglio essere il sindaco che lascia i binari a metà”. Renzi si pronuncia anche sull'areoporto di Peretola “la pista parallela risolverebbe i problemi, non li creerebbe”, più di un richiamo quello che il sindaco fa agli “amici di partito di Prato” contrari alla soluzione di una pista parallela sentita come una decisione presa, mai come in questo caso, sulla propria testa.
E come non parlare del prossimo 24 giugno con le annunciate pedonalizzazioni e con la riapertura della torre S. Niccolò! “Ogni anno a San Giovanni daremo un segno che vada nel senso del recupero della fiorentinità”.
Ma ce n 'è anche per il Pdl accusato di aver fatto un passo indietro sulla legge speciale per Firenze “il vostro problema non è mangiare ma il rimangiare. Se io sono Pinocchio, come mi avete paragonato in una delle vostre riunioni di partito, fermo restando la mia simpatia per il burattino nazionale, chi è il gatto e la volpe? ”. A metterci una pezza è stata la visita ad Arcore che Renzi ribadisce “rifarei domani mattina” , fino al punto di ammettere “senza l'impegno di Berlusconi la tassa di scopo non ci sarebbe stata”, per poi aggiustare il tiro “era un fatto doveroso, se ce l'ha Roma o Venezia, non vedo perchè non la dovrebbe avere Firenze”. Ma dove andranno a finire i soldi che si ricaveranno dalla tassa di soggiorno? Per il restante 2011 parliamo di quasi 10 milioni di euro che Renzi assicura “Andranno agli asili nido, al recupero della Fortezza, a incentivare e rilanciare il settore fieristico - congressuale” e alla promozione del turismo fiorentino con iniziative come festival e notti bianche. Sul tema della riorganizzazione dei servizi e delle aziende pubbliche, il primo cittadino si pronuncia a favore di una riorganizzazione che vada nel senso di “una sola società, la Firenze holding che veda al suo interno la partecipazione delle altre aziende” E quando si parla di partecipate essenzialmente ci si riferisce a Quadrifoglio e Publiacqua, proprio a quest'ultima e al tema dell'acqua Renzi dedica una considerazione: “La prima volta che ho votato ad un referendum era il 1993 perché fosse abolito il Ministero dell'Agricoltura, dopo poco è nato il Ministero delle Politiche agricole, la seconda volta ho votato contro il finaziamento ai partiti e nemmeno due settimane dopo sono stati istituiti i rimborsi ai partiti. Il risultato dell'ultimo referendum è stato molto chiaro, l'acqua deve essere gestita da un soggetto pubblico e non più privato e quando i cittadini votano vanno ascolati, altrimenti si dà inizio all'antipolitica”. In pratica però non esiste alcun obbligo di legge che imponga all'amministrazione comunale di ricomprare le quote azionarie, almeno fino al 2021, anno in cui scadrà il contratto con Publiacqua, perciò il sindaco annuncia che “da qui a fine anno faremo un'offerta a Publiacqua, una proposta di acquisto del 40% delle quote, ora private. Se la proposta verrà accettata e considerata conveniente da entrambe le parti bene, altrimenti si proseguirà così fino al 2021, quando potrà essere fatta una nuova gara”. L'ultima parte della relazione di Renzi è dedicata al ruolo dei quartieri, il cui potere troppo spesso non viene legittimato dalla Giunta “bisogna investire sul decentramento del Comune, ma il Quartiere deve essere un luogo con una direzione precisa, la maggioranza avvii una discussione da cui partorire un modello serio”. Renzi si dice favorevole a forme di partecipazione all'Esecutivo da parte dei Presidenti di quartiere. L'obiettivo o l'augurio è ancora una volta quello di “una Firenze più bella più coraggiosa”.

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