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Incontro con i cittadini

Nardella: "Sicurezza non è una parola della destra, ma un diritto di tutti"

Alla Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia il Sindaco, il Questore e il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Ieri sera a Firenze, presso la Casa del Popolo di San Bartolo a Cintoia, si è tenuto l'incontro “Città sicura, città vivibile. Come fare?”.

L'evento, organizzato dall'associazione “Punto su Firenze”, è stato moderato dal giornalista Andrea Vignolini (Lady Radio), per confrontarsi con i cittadini su sicurezza e legalità, su ciò che è stato fatto per affrontare a Firenze determinate criticità e i piani futuri. A discuterne il Sindaco di Firenze Dario Nardella, insieme al Questore Alberto Intini e il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Marco Lorenzoni.

 

“Il tema della sicurezza è sempre più sentito – ha detto Nardella – i sindaci sono il primo riferimento dei cittadini e lo sono anche per la questione relativa alla sicurezza. Scippi, rapine e furti creano insicurezza nei cittadini, mentre in altri casi si parla solo di percezione di insicurezza. Quest'ultimo aspetto – ha evidenziato il Sindaco – non va sottovalutato, perché anche la percezione dell'insicurezza chiude il cittadino in se stesso, rendendolo meno propenso a vivere gli spazi pubblici. Spesso i sindaci, però, non hanno la possibilità o la competenza di rispondere ai cittadini e perciò tramite l'ANCI abbiamo chiesto al Governo di attivarsi per riconoscere ai sindaci una serie di poteri decisivi per certe forme di microcriminalità: l'obiettivo è quello di avere il potere di erogare provvedimenti efficaci e sanzioni più incisive. Nel testo si parla del cosiddetto DASPO che garantisca l'espulsione da una determinata città, il che sarebbe già di per sé un deterrente per compiere determinati crimini”.

In merito ai progetti in fase di realizzazione a Firenze, Nardella ha ricordato che il Comune “ha investito 13 milioni di euro per trasformare tutta la rete dell'illuminazione pubblica della città a luci led, che garantirà, oltre a un risparmio energetico, il 40% in più di illuminazione”.

Molto importante ai fini della sicurezza è prevenire i reati, “la videosorveglianza – ha affermato il Primo Cittadino – è una forma di prevenzione, che costituisce un deterrente per i male intenzionati e per eventuali indagini a supporto delle Forze dell'Ordine, ne è esempio il caso di Ashley Olsen – ha ricordato il Sindaco – dobbiamo sacrificare un po' la privacy, ma il diritto alla legalità ha la precedenza. Prossimamente installeremo altri 350 punti di video-sorveglianza”. “Sicurezza – ha sottolineato Nardella – non è una parola della destra, ma un diritto di tutti ”.

 

 

Il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Marco Lorenzoni ha fatto presente ai tanti intervenuti che “ciò che non viene percepito dai cittadini è quello che accade all'interno delle abitazioni: in questi ultimi anni il fenomeno più allarmante è senza dubbio la violenza domestica, non c'è notte che non ci siano 3 o 4 interventi per liti tra le mura domestiche dove, la maggior parte delle volte, si tratta di casi di uomini che percuotono donne. Noi dobbiamo cercare di essere il più possibile presenti sul territorio: siamo convinti dell'importanza del presidio fisico delle caserme di Firenze e provincia”. Altro aspetto importante, ha ricordato Lorenzoni “è la sentinella fatta dai cittadini stessi: Firenze è una città dove, per fortuna, gli abitanti si preoccupano anche della comunità e non solo di loro stessi”.

 

 

“Negli ultimi anni – ha spiegato il Questore di Firenze Alberto Intini – c'è stata un'opera concreta per favorire una maggiore presenza della Forze dell'Ordine sulle strade a scapito di coloro che lavorano negli uffici. È un obiettivo che deve continuare ad andare avanti, ma è chiaro che coloro che stanno in strada hanno la necessità di uomini che stiano negli uffici affinché possano coordinarli”.

 

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