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La Fiorentina che verrà

Tutte le dichiarazioni di Andrea Della Valle nella conferenza stampa di ieri

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Immagine articolo - Il sito d'Italia

Un sorridente Andrea Della Valle inizia la lunga conferenza stampa facendo i complimenti alla Primavera che, malgrado sia uscita in semifinale del Final Eight, ha indubbiamente giocato un'annata straordinaria, poi è la volta del calcioscommesse, dove viene ribadita la totale estraneità di tutti i tesserati ACF in qualsiasi coinvolgimento.

Chiuse queste due brevi parentesi tocca, alla Fiorentina e prima di iniziare a rispondere alle domande dei cronisti presenti in sala stampa, il Presidente dimissionario inizia un lungo soliloquio.

 

“Facciamo un riassunto della stagione che anche a me non ha convinto, soprattutto per il gioco espresso dalla squadra – ha dichiarato – ci può stare di non entrare nelle coppe, ma la cosa che più mi dispiace e non mi è piaciuta è non essere arrivati a giocarcela fino alla fine, però bisogna giustificare in parte gli insuccessi per tutto quello che è successo dall'infortunio di Jovetic in poi. Certamente impareremo dagli errori che tutti noi abbiamo fatto e ne trarremo lezioni per il futuro, la prossima annata sarà una stagione diversa da questa, quella appena terminata è servita per riaprire un ciclo, è servita da spartiacque. L'obiettivo per il futuro è puntare a l'Europa League, il mercato sarà di grande equilibrio, anche con cambiamenti importanti, ma se partiranno giocatori di valore ne arriveranno di altrettanto importanti”. “Arriverà il fair-play finanziario e in questo la Fiorentina è sulla giusta strada da alcuni anni – prosegue – sapete della differenza di possibilità economiche che abbiamo con le grandi squadre, avevamo proposto la cittadella per tentare di colmare questo gap, ma sapete come è andata...regalerò al Museo del Calcio il plastico del progetto, così la gente in futuro potrà vedere cosa abbiamo perso. In dieci anni abbiamo investito quasi 200 milioni di euro ed abbiamo avuto grandi soddisfazioni, adesso sento dire che Della Valle si è disamorato della Fiorentina...questo non è assolutamente vero, il nuovo centro sportivo che inaugureremo ne è la dimostrazione. Quando ci sono stati tutti quegli striscioni e certe polemiche gratuite ho un po' tentennato, ma è stato un momento. Sulla gestione della Società non è cambiato nulla, in ogni modo da oggi Cognigni sarà il nuovo Presidente operativo ed io il Patron e proprietario della ACF Fiorentina. Arriveranno altri personaggi con cariche minori, ma di spessore, sarà una struttura snella con ognuno al proprio posto per ripartire con entusiasmo”. “Apro una parentesi su Montolivo, so che mi ha cercato – va avanti – ma è lui che deve spiegare alla città ed ai tifosi se ha voglia di rimanere, ed io mi auguro di sì, e se crede nel progetto...detto questo se le cose gli stanno bene, firmeremo il contratto, così il primo acquisto sarà Jovetic che rientra ed il secondo il rinnovo di Riccardo. Al contrario se la sensazione che si respira in città corrisponde alle dichiarazioni di Montolivo, sono pronto a sedermi ad un tavolo col Sindaco e cedere la Fiorentina, da parte mia la voglia di andare avanti c'è, nei prossimi giorni sono pronto a fare un patto con i tifosi, anche scritto, con quello che saranno gli obiettivi per il futuro, sempre se la famiglia Della Valle è gradita dall'ambiente. Ripartiamo tutti bene insieme, sto parlando ai tifosi della Fiorentina che considero ancora in gran parte con noi, malgrado si sia arrivati noni, ma non è stata una tragedia con tutto quello che è successo”.

 

Iniziano le risposte alle domande dei cronisti.

 

“Non credo che il tifoso si sia disinnamorato, è normale che ci sia stata una flessione della passione per la mancanza dei risultati, ma sono capitate tante cose, bisogna avere un po' di pazienza. Nella rosa ho visto alcuni dei ragazzi che avevano perso i giusti stimoli e queste persone – afferma – devono capire che per loro è finito un ciclo, ci vogliono persone che capiscano il valore ed il significato d'indossare la maglia Viola, è questo che rivoglio nel nuovo gruppo, non voglio sentire da alcuni che restano perché hanno ancora un contratto, se non c'è lo spirito giusto devono andare altrove”.

“Montolivo se non rinnova se ne andrà – ribadisce – con che spirito rimane un calciatore che non firma il contratto? Ecco perché gli chiedo di parlare con la città”. “Purtroppo, senza quella cosa che si chiama cittadella, la parola scudetto a Firenze, ora come ora, è impronunciabile, l'obiettivo è raggiungere la zona tra il quarto e l'ottavo posto. Per vincere lo scudetto non bastano venti o trenta milioni, ci vogliono ben altre cifre, ma lottare per la Uefa non è vivacchiare”. “Il calo di abbonamenti è dovuto a tante cose, ma non credo che sia legato al calo di entusiasmo, forse è successo per Prandelli che è andato via – prosegue - il numero di abbonamenti dipende da tanti fattori”.

È il turno di Mario Tenerani de Il giornale della Toscana che pone una delle domande più interessanti della conferenza: “Secondo voi da cosa dipende il calo del consenso e l'indifferenza di Firenze: vi siete mai chiesti da cosa dipende, cosa è successo, in cosa avete sbagliato?”. Purtroppo non è seguita una risposta chiara, il neo-Patron si limita rispondere che non se lo spiega ed implica l'indifferenza solo al calo dei risultati sportivi della Fiorentina.

“Sono soddisfatto dei tifosi della Fiorentina – riprende – sono loro che mi danno entusiasmo, li incontro in tutto il mondo, come ho detto tante volte, il tifoso deve essere sempre rispettato, anche rispettare il bilancio è una forma di rispetto, per far sì che tra 20 anni la Viola sia ancora in Serie A. I tifosi che fanno tanti sacrifici per seguire i Gigliati vogliono e meritano di avere una squadra con uomini che danno sempre tutto in campo e chi non ha questi requisiti a settembre non può ripartire qui a Firenze. Nei momenti più delicati ci siamo sempre stati, come a Natale e a gennaio quando si parlava di Serie B, qui non è mai mancato il polso della situazione, non abbiamo mai venduto i migliori giocatori nel mercato invernale, alla Roma abbiamo detto no ad un'offerta di 20 milioni per Mutu. Ora come ora non abbiamo alternative alla cittadella per generare nuove entrate per la Fiorentina. Nei prossimi giorni penso che Montolivo parlerà con la città”. Gli investimenti della famiglia Della Valle lontano da Firenze? - “Abbiamo fatto tanto anche qui, i campini sono costati 5 milioni per la ristrutturazione e rimarranno al Comune ed in Toscana abbiamo diverse attività, poi faremo tante cose con la Fondazione Fiorentina e Save the Children”. L'accordo con Montolivo per una firma del contratto e poi una cessione l’anno prossimo se non è convinto? - “Aspettiamo Montolivo e le sue dichiarazioni. Spero che resti perché sarebbe bello ripartire con lui”.
Chi voleva andare via a gennaio? - “Non faccio nomi, ma qualcuno ha chiesto di lasciare Firenze, abbiamo detto no senza cadere in tentazione e rinunciando a decine di milioni, in questa cosa non abbasserò mai la guardia”.

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