VIDEO - Processo anarchici, 28 condannati. Tensione e urla in aula. Oltre 90 anni di pene complessive

Tutti condannati i 28 anarchici a processo a Firenze per vari episodi. Pene fino a 9 anni e 10 mesi per gli anarchici accusati di aver posizionato l'ordigno che, il giorno di Capodanno del 2017, davanti a una libreria ritenuta vicina a Casapound, a Firenze, causò il grave ferimento dell'artificiere della polizia Mario Vece. Il tribunale di Firenze ha inoltre inflitto condanne a pene minori per altri imputati.

Dei 39 indagati iniziali, erano state richieste condanne, a vario titolo, per 28 appartenenti all'area antagonista. La requisitoria dei pm Beatrice Giunti e Filippo Focardi si era concentrata sulle quattro figure, accusate anche di associazione per delinquere, e ritenute quelle degli attentatori materiali.

Pene più severe per Salvatore Vespertino che è stato condannato a nove anni, Giovanni Ghezzi condannato a nove anni, dieci mesi e 15 giorni, e Pierloreto Fallanca condannato a 9 anni e sei mesi. Due anni e 15 giorni a Nicola Almerigogna, assolto invece dall'accusa di aver partecipato all'attentato.

Condanna a 6 anni, con l'accusa di associazione a delinquere per Filomena Dalla Pietra, e Carlotta Casucci, condannata a cinque anni e quattro mesi. Cinque anni e un mese anche per un altro imputato, Michele Lai.

Fallanca, Ghezzi e Vespertino sono stati condannati anche al pagamento di una provvisionale di 70 mila euro a favore di Mario Vece. Il danno complessivo sarà quantificato in sede civile. L'avvocato di Vece, Federico Bagattini, aveva chiesto un risarcimento di 2 milioni di euro.

Per quanto riguarda le altre parti civili, è stato disposto un risarcimento di 3 mila euro verso Casapound, 5 mila verso il sindacato di polizia Siulp; una provvisionale di 10 mila euro verso il ministero dell'Interno e della Difesa e di 5 mila euro verso l'associazione culturale Il Bargello.

In aula erano presenti circa cinquanta persone legate ai movimenti anarchici. Presenti anche i funzionari e i vertici della Digos e della Questura di Firenze. Alla lettura del dispositivo ha assistito anche il Procuratore capo di Firenze, Giuseppe Creazzo.

Durante la lettura della sentenza momenti di tensione e intervento delle forze dell'ordine per sgomberare l'aula.