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Nuovo stadio, Grassi (FRS): “Quanto consegnato a dicembre è l'ennesima presa in giro”

Il consigliere svela il contenuto dei documenti che ACF Fiorentina a inviato al Comune come integrazione del progetto definitivo: "Si continua ad illudere per motivi di campagna elettorale"
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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

La ACF Fiorentina non ha rispettato il termine del 31 dicembre 2018 per consegnare al Comune di Firenze tutta la documentazione che compone il progetto definitivo del nuovo stadio e cittadella viola, ma il 28 dicembre ha inviato a Palazzo Vecchio una modesta documentazione.

Poche pagine per mostrare all'Amministrazione che “la progettazione va avanti”, ma le carte che mancano sono ancora molte.

Più che di un faldone di documenti, in questo caso, è più corretto parlare di una cartellina: i risultati dei carotaggi, il rilievo delle reti dei sottoservizi (gas, energia elettrica, telefonia, acquedotto ecc.), il censimento dei sottopassi e il rilievo planoaltimetrico degli edifici esistenti nell'area Mercafir (zona dove insiste il progetto stadio-cittadella). Stop. Niente di nuovo, rispetto a quanto già noto, che riguardi il futuro disegno della zona.

 

Questo quanto ci ha spiegato Tommaso Grassi, capogruppo in Consiglio comunale di Firenze Riparte a Sinistra, che in qualità di consigliere ha fatto una richiesta di accesso agli atti.

 

 

“Tanta carta per pochi risultati e pochi passi in avanti rispetto al passato – afferma Tommaso Grassi – dove non si parla di come si vogliono realizzare le opere di viabilità, né quelle che sono le compensazioni, né soprattutto le aree commerciali e l'albergo che fanno parte della 'cittadella' e sono anche la parte più problematica rispetto alla realizzazione del semplice stadio, che invece la Fiorentina, per quel fantomatico equilibrio economico-fianziario, vorrebbe realizzare. Di tutto questo, del piano economico finanziario e del cronoprogramma non c'è traccia. C'è solo tanta documentazione dello stato attuale della zona di Novoli (area Mercafir, ndr) e alcune foto di come sono le condizioni attuali: una richiesta di accesso agli atti – spiega Grassi – che è quasi un buco nell'acqua”.

 

“Il giudizio politico è che è l'ennesima presa in giro – sottolinea Grassi – si rinvia ulteriormente e peraltro l'Amministrazione comunale aveva detto 'il 31 dicembre ci presentate tutta la documentazione'. Se questo termine fosse stato rispettato oggi saremmo a discutere di come realizzare lo stadio e della delibera in Consiglio comunale per la variante urbanistica. Invece di cosa si continua a discutere? Sostanzialmente della Fiorentina che chiede altri mesi e di maggio come data ultima individuata anche dal sindaco, però non c'è nessuna delibera, nessun atto dell'Amministrazione che proroghi ulteriormente il tempo dato a Fiorentina”.

 

“Mi sembra – attacca Grassi – che in questo braccio di ferro continua ad esserci qualcuno che per motivi politici e di campagna elettorale continua a illudere rispetto alla possibilità di vedere la realizzazione dello stadio. Poi forse qualcuno ci darà oggi di cassandre e forse di gufi tra qualche settimana... Noi continuiamo a ribadire che finché non vediamo il piano economico finanziario riteniamo che la grande struttura commerciale (77.000 mq di cui 50.000 mq di superfici di vendita, ndr) e l'albergo (10.000 mq, ndr) non hanno nulla a che vedere né con i tifosi, né con la scelta di spostare lo stadio da Campo di Marte all'area di Novoli”.

 

“Ancora – ricorda Grassi – aspettiamo il progetto sulla Mercafir (il nuovo centro alimentare che dovrebbe essere trasferito a Castello andando a liberare l'area di intervento per lo stadio e di cui è stato presentato alla stampa uno studio preliminare il 5 dicembre scorso, ndr), e anche su questo, dal nostro punto di vista, siamo ancora indietro”.

 

“Continuiamo a ripetere che vogliamo vederci chiaro – conclude Grassi – ma dopo 5 anni vediamo molto buio: molte carte e varianti urbanistiche, però quando si deve passare dai documenti al concreto sembra ancora di essere ancora molto indietro”.

 

Dunque? Il Sindaco di Firenze Dario Nardella, lo scorso marzo a Tele Iride, ha affermato che gli è stato assicurato dalla Fiorentina che entro la fine di maggio 2019 potranno presentare insieme il progetto definitivo. Aspettiamo, anche perché prima di poter iniziare i lavori per lo stadio c'è da spostare un mercato che dà lavoro a migliaia di persone, quindi il tempo per produrre e valutare i documenti, fare i bandi pubblici ed impugnare le cazzuole non manca. Ma è altrettanto vero che per la quarta volta i termini stabiliti non sono stati rispettati dal proponente (ACF). Resta da capire qual è la reale volontà della Società viola, se intende davvero portare a termine il percorso, oppure lasciare che sia una nuova proprietà del Club gigliato a realizzare le opere una volta intascato il sì definitivo all'iniziativa e contestualmente tutte le tessere del puzzle siano andate al loro posto. L'area dove traferire la Mercafir adesso è di proprietà di NIT, società controllata da Unipol, che ha un accordo preliminare per venderla (assieme ad altri terreni ubicati a Castello per circa 123 ettari) a Toscana Aeroporti. Una volta in possesso dei lotti, Toscana Aeroporti potrà cedere al Comune i 16,4 ettari per il nuovo Centro Alimentare Polivalente, mantenendo invece la proprietà delle aree interessate dal nuovo aeroporto.

 

Infine una nota di colore. Nelle carte consegnate lo scorso 28 dicembre si scopre che una società incaricata da ACF per effettuare alcuni rilievi ha sede a Gubbio. Proprio nella cittadina umbra la Florentia Viola, nata dalle ceneri della AC Fiorentina, giocò grazie ai tifosi viola giunti in trasferta che, armati di pale, liberarono il campo di gioco ricoperto dalla neve. Il periglio del rinvio della partita per impraticabilità del campo fu superato, ma il risultato finale fu un anonimo 0 a 0...

 

 

Donato Mongatti

 

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