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Elementare Winston: l'opinione di Paolo Sebastiani

Un Paese allo Sbando.

In Italia l'instabilità è la regola che conferma l'eccezione
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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

L’ironia è il primo passo verso la libertà, diceva Honoré De Balzac. In queste poche parole è racchiusa una verità su cui ho basato il mio cammino, anche quello recente di opinionista. Mentre scrivo, quest’oggi, mi rendo conto che la vena ironica, sempre pulsante in me, è ostruita. Sono preoccupato. Seriamente preoccupato. Ho la sensazione che il mio Paese sia appeso ad un filo, lento e sfilacciato. Non ho vissuto gli Anni di Piombo per motivi anagrafici, anni in cui la tensione e la paura erano palpabili, dove si sparava; non si scherzava. 

Oggi le pistole tacciono, eppure l’inquietudine che serpeggia a tutti i livelli sociali è enorme. Quarant’anni fa si fronteggiavano nemici ben definiti. Comunisti contro neo fascisti, Brigate Rosse, Brigate Nere. Adesso è il vuoto a dettare legge. Tutto è indefinito, indeterminato, senza confini tangibili né visibili. Una steppa politica. Il nulla genera disagio. Un’inquietudine tagliente, un nichilismo diffuso, specialmente nei giovani.

L’incertezza su chi è chi e su cosa fa o farebbe, ha generato un perverso sistema dinamico autoperpetuante che impedisce non solo di governare, ma anche di poter determinare a chi spetti governare.

Italicum, Mattarellum, Porcellum, con queste etichette demenziali (adatte a norme demenziali) hanno portato una Nazione allo stallo. Quello affidato a Gentiloni è il 66° incarico di governo in settant’anni; nemmeno uno staterello africano arriva a tanto.

La vena ironica è inaridita dalla sensazione che niente cambia e, se lo fa, è in peggio. Assistiamo all’ennesimo tentativo di tenere in piedi il castello di bicchieri di plastica Italia, compiuto da un Presidente della Repubblica anonimo, affidando l’Incarico per eccellenza ad un signor Nessuno, da nessuno votato.

Napoleone Bonaparte, con due laconiche espressioni, ha perfettamente definito ciò che ho davanti agli occhi: “Gli italiani sono un popolo di pavidi ingovernabili” “Governare è lasciar credere”.

 

Paolo Sebastiani, avvocato (nessuno è perfetto) è un accanito bibliofilo. Ama la Storia, che approfondisce insieme a Winston, il suo bulldog inglese. Conduce Elzeviro, in diretta ogni lunedì alle ore 21 su TVR Più (Canale 13 Digitale Terrestre). 

 
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