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Dispiegato stendardo "#IOSTOCONROCCO"

Nardella a Commisso: “Se vuole lo stadio a Firenze farò tutto il possibile”

Il Sindaco seppellisce la Mercafir ma apre anche all'ipotesi impianto fuori città
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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Lunga conferenza stampa, stamani, del Sindaco di Firenze Dario Nardella sul tema stadio dove al termine, assieme alla Vicesindaca Cristina Giachi e l'Assessore allo sport Cosimo Guccione, è stato dispiegato uno stendardo recitante “#IOSTOCONROCCO”.

L'iniziativa per chiarire la posizione del Comune in merito alle notizie (spesso indiscrezioni) sull'annosa questione nuovo stadio e gli striscioni apparsi in città a sostegno del Presidente della Fiorentina Rocco Commisso.

Nardella ha ricordato che in città si parla di nuovo impianto da 51 anni, di progetti naufragati, realizzati (ristrutturazione del Franchi per Italia '90), di leggi in merito agli impianti sportivi e dell'avvio della procedura con la vecchia proprietà viola e della volontà del neo patròn che fin dall'arrivo un anno fa ha parlato di stadio.

"Se la famiglia Commisso e la dirigenza della Fiorentina vorranno mantenere lo stadio a Firenze – ha detto Nardella – sono pronto a fare tutto ciò che è in mio potere, ad iniziare dal lavoro di riqualificazione del Franchi e della cittadella di Campo di Marte che rappresenta la storia del calcio", e "anche io sto con Rocco: ho sempre sostenuto le idee di Commisso e quindi mi associo con chi ha messo striscioni e manifesti attorno al Franchi", per questo "spero che la pandemia finisca presto e che il presidente torni a Firenze per parlare insieme di idee e progetti". “La Fiorentina ha la libertà di valutare e presentare qualsiasi progetto. È un diritto sacrosanto che non posso e non voglio assolutamente contestare” - ha spiegato Nardella precisando di non avere “nessuna irritazione, gelosia o invidia per altri comuni che vogliono provare a proporsi per realizzare lo stadio, ci mancherebbe altro, quindi sono sereno e tranquillo. Ovviamente da Sindaco di Firenze ho sempre avuto la priorità di lavorare per la mia città e so che almeno finora anche la proprietà è stata dell'idea di fare qualcosa per Firenze e per la Fiorentina”.

 

Il Primo cittadino ha anche assicurato che andrà avanti "a oltranza" nei confronti della soprintendenza, del ministero dei Beni culturali e di Governo e Parlamento, "perché nessuno deve permettersi di abbandonare il Franchi al suo destino, perché qui non c'è un problema Firenze ma un problema nazionale: è impensabile che non si riesca a fare uno stadio nuovo o a ristrutturare il vecchio a causa della burocrazia".

 

“La vicenda della Mercafir è andata, ma andiamo avanti, peraltro la variante urbanistica serve comunque per la realizzazione del nuovo polo del mercato” alimentare – ha precisato il Sindaco riferendosi al bando (tutt'ora aperto e che scadrà a fine giugno) che consentirebbe a chi acquista i 15 ettari dell'area sud di costruire un nuovo impianto e circa 30.000 metri quadrati di strutture connesse (suddivise tra commerciale, turistico-ricettivo e direzionale). In merito alla procedura per l'ipotesi nuovo stadio alla Mercafir, Nardella ha evidenziato come il Comune di Firenze abbia rispettato i tempi annunciati per approvare la variante urbanistica, fare la perizia per stabilire la base d'asta del bando per la vendita a un soggetto privato e pubblicare lo stesso.

Se a questo punto per Firenze il recupero del Franchi appare la strada più percorribile, Nardella non esclude che ci possano essere alternative ad oggi non ancora emerse. In ogni modo il Sindaco ha evidenziato il valore economico del quartiere di Campo di Marte, dove, malgrado l'intenzione del Comune di stoppare nuovi alberghi in città dal prossimo piano operativo (che si attiverà tra circa un anno), ma “è specificato che questa regola si può derogare nel caso di connessione con la realizzazione di opere di interesse pubblico”, come lo stadio.

In caso di stadio edificato altrove “continuerò a lavorare” per la riqualificazione di Campo di Marte.

E, appunto, in caso di impianto a Campi Bisenzio? “Non posso esprimermi – ha detto Nardella da Sindaco Metropolitano – su un progetto che non ho visto. Quando dovesse esserci un progetto chiaro e preciso, darò il parere formale. I privati hanno il diritto di fare i tentativi che ritengono, non sono io che intendo ostacolarli”. Se poi si scegliesse la strada di intervenire in città al Campo di Marte “nel momento in cui ci si mettesse a sedere concretamente per un'ipotesi di stadio a Firenze, io sarò in grado di dare dei tempi”. Nell'arco di tre mesi, sulla base del Decreto Semplificazione si potrebbe ragionare in base alle nuove norme che dovrebbero agevolare il percorso per gli impianti sportivi.

Oltre al ventaglio di ipotesi già emerse, Nardella non esclude un 'piano B': “Niente è impossibile – sostiene Nardella – se e quando avrò la possibilità di sedermi a un tavolo con Rocco Commisso sono pronto ad esaminare altre opzioni senza perdere tempo”.

 

Donato Mongatti

 

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