firenze
skyline
facebook twitter youtube Feed RSS

 

X
  • Notice: Undefined variable: node in theme_fb_social_comments_block_comments_view() (line 116 of /var/www/pressflow/sites/all/modules/fb_social/modules/fb_social_comments/fb_social_comments.module).
  • Notice: Trying to get property of non-object in theme_fb_social_comments_block_comments_view() (line 116 of /var/www/pressflow/sites/all/modules/fb_social/modules/fb_social_comments/fb_social_comments.module).

La Denuncia

Deputato Pdl: "Lo Stato paga 52 milioni di euro per l'acqua del Vaticano"

Il parlamentare si cela dietro lo pseudonimo di Nanni Topo e scrive sul Giornale della Toscana
  • Notice: Undefined variable: node in theme_fb_social_comments_block_comments_view() (line 116 of /var/www/pressflow/sites/all/modules/fb_social/modules/fb_social_comments/fb_social_comments.module).
  • Notice: Trying to get property of non-object in theme_fb_social_comments_block_comments_view() (line 116 of /var/www/pressflow/sites/all/modules/fb_social/modules/fb_social_comments/fb_social_comments.module).
Immagine articolo - Il sito d'Italia

   C'è un deputato del Pdl, di stretta fede berlusconiana, che sta raccogliendo in un dossier tutti i «privilegi» del Vaticano e li scrive di volta in volta, sotto lo pseudonimo di Nanni Topo sul 'Giornale della Toscana'. Uno degli ultimi 'elzeviri' dedicati all'argomento riguarda l'acqua per la quale lo Stato italiano pagherebbe una cifra complessiva intorno ai 50 milioni di euro. E questo perché, grazie ai Patti Lateranensi, la fornitura idrica nella Città del Vaticano viene pagata interamente dallo Stato italiano. «Ma questo - spiega al telefono il deputato interpellato dall'Ansa  che continua a trincerarsi dietro il 'nom de plumè di 'Nanni Topò - è profondamente ingiusto soprattutto alla luce della manovra 'lacrime e sangue' che è stata appena approvata». E soprattutto perchè ora sarebbe in piedi anche un contenzioso tra Chiesa e Stato sulla depurazione delle acque. I Patti lateranensi, infatti, non parlavano di depurazione e così lo Stato italiano vorrebbe passare all'incasso, ma il Vaticano, sottolinea ancora Nanni Topo, «fa orecchie da mercante». «L'Acea, insomma - prosegue - non percepisce dal Vaticano un euro nè per la fornitura dell'acqua, nè per la sua depurazione». «In più - assicura il parlamentare - la Città del Vaticano consuma acqua quanto una città di medie dimensioni cioè di 150/200mila abitanti che è esattamente il numero delle persone meno abbienti a Roma e nel Lazio. Se la Chiesa se la pagasse da sola l'acqua, si potrebbe aiutare questa gente...». Ma perchè non esce allo 'scopertò con il suo dossier, se è davvero «documentatissimo»? «Nel partito non me lo fanno fare. Li farei arrabbiare tutti. Così mi limito a scrivere sotto uno pseudonimo. Ma quando ho letto la manovra che stavamo per approvare, questa storia dell'acqua ho voluto ritirarla fuori anche perché il costo di questa fornitura, secondo gli ultimi rilievi che ho fatto, sembra aumentare continuamente».

Manda i tuoi comunicati stampa a: [email protected]