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benessere

5 curiosità sull’olio di CBD

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

L’olio di CBD è un prodotto molto popolare. Quando lo si chiama in causa, è necessario ricordare che è ottenuto dall’estrazione delle parti della pianta della canapa ammesse della normativa vigente, che possono contenere il cannabidiolo, principio attivo della cannabis privo di effetti psicoattivi (si tratta del più famoso dopo il THC). Disponibile sia in farmacia sia online - in pochi click è possibile acquistare l’olio di CBD su Eusphera o su tantissimi altri e-commerce di successo - è legato a numerose curiosità interessanti. Quali sono le più importanti? Nelle prossime righe, ne abbiamo elencate cinque.

 

L’olio di CBD non è puro

L’olio di CBD che si acquista online e negli hemp shop fisici non è mai puro. Il principio attivo, infatti, è diluito in un olio vettore. L’utilizzo di quest’ultimo è basilare per ottimizzare la biodisponibilità del principio attivo. Per amore di precisione, bisognerebbe utilizzare il plurale e parlare di oli. Nell’elenco in questione è possibile citare l’olio d’oliva, noto per la sua efficacia antiossidante, ma anche l’olio MCT, caratterizzato dalla presenza di trigliceridi a catena media e mediamente più digeribile del primo. Sono numerosi i produttori che, in virtù del beneficio appena citato, lo considerano il non plus ultra per quanto riguarda la biodisponibilità del cannabidiolo.

 

Da non dimenticare è anche l’olio di semi di canapa, che si contraddistingue per l’importante contenuto di acidi grassi essenziali omega 3 e omega 6, non sintetizzati dal nostro corpo e, di riflesso, da assumere attraverso l’alimentazione.

 

Le vendite sono salite alle stelle con lo scoppio dell’emergenza sanitaria

Le vendite di olio di CBD sono letteralmente esplose con lo scoppio dell’emergenza sanitaria. Tantissimi utenti, investiti da un carico di stress mai visto prima, si sono rivolti alla cannabis light per cercare un rimedio naturale capace di favorire il relax e, in generale, di contrastare l’insonnia. Fondamentale è ricordare che non si tratta di una soluzione con efficacia medica. La cannabis terapeutica, infatti, è regolamentata da un testo normativo diverso rispetto a quello che, nonostante i numerosi vuoti, ha permesso, di fatto, la commercializzazione e il consumo dell’olio di CBD e di altri prodotti a base di cannabis con un basso contenuto di THC (stiamo parlando della Legge 242/2016, entrata in vigore nel gennaio dell’anno successivo).

 

L’olio di CBD ha diverse concentrazioni

L’olio di CBD ha diverse concentrazioni di principio attivo. In linea generale, si parte da un minimo pari al 5% e si arriva a un massimo che, invece, corrisponde a circa il 30%.

 

Come scegliere la concentrazione giusta? A questa domanda non si può dare una risposta e il motivo è molto semplice: gli effetti possono variare fortemente da persona a persona sulla base di fattori come il sesso e la massa corporea. In virtù di ciò, se si ha intenzione di iniziare ad assumere l’olio di CBD è bene partire con la concentrazione minima e valutare, man mano che passa il tempo, come il corpo reagisce a prodotti più concentrati.

 

 

L’assunzione di gocce per via sublinguale non è l’unica possibile

L’olio di CBD può essere assunto anche sotto forma di capsule. Le gocce per via sublinguale, però, rappresentano l’alternativa migliore per tenere sotto controllo la quantità di prodotto.

 

L’olio di CBD è adatto anche agli animali

L’interesse nei confronti dei rimedi naturali non riguarda soltanto il nostro benessere, ma anche quello dei nostri amici animali. Forse non tutti sanno che l’olio di CBD - in concentrazioni specifiche per il loro organismo e inferiori rispetto a quelle che, in media, vengono tollerate dal corpo umano - va benissimo anche per i nostri pet, cani e gatti in particolare. Lo si utilizza per combattere il dolore cronico da infiammazione, ma anche per gli effetti della sindrome abbandonica, una problematica che rende difficile la quotidianità di molti proprietari di animali domestici.

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