L’Archivio di Stato di Firenze celebra la Notte Bianca del 30 aprile e l’inaugurazione del Maggio Musicale con una spettacolare esposizione di carte nautiche dal XIII al XVI secolo, che fanno rivivere epoche lontane di scoperte e commerci avventurosi, di crociati e pellegrini, ma soprattutto di eccezionali precisioni raggiunte con il solo aiuto della bussola.
Tutte appartengono a una storia che inizia neiprimi secoli dopo il Mille, quando tornano a intensificarsi i viaggi e si spostano enormi quantità di uomini e di cose. Diverse le cause: la crescita dell'economia di mercato, l'espansione delle città, il bando delle Crociate e i pellegrinaggi.
Ed è proprio in rapporto ai bisogni pratici della navigazione e del commercio marittimo, nell'età delle Crociate e dei Comuni, che, a partire dalla seconda metà del XIII secolo in Italia e nell'area mediterranea, nasce la produzione della carte nautiche o ‘per navigare’. Sono disegni delle coste e dei mari dell'Europa e della regione mediterranea rilevati con la bussola che stupiscono per la precisione della rappresentazione e l'esattezza dei particolari.
Con la loro fitta successione di toponimi lungo la costa, in contrasto con i territori interni del tutto privi di indicazioni, le carte nautiche sono la testimonianza di una navigazione prevalentemente costiera, fatta di rotte di cabotaggio. Anche nel Quattrocento, quando i perfezionamenti nelle tecniche di costruzione avrebbero permesso di navigare al largo con maggior sicurezza che in passato, erano numerose le navi che preferivano non allontanarsi troppo dalla costa.
Fin dal secolo XIV compaiono inoltre gli atlanti nautici, raccolte rilegate di carte nautiche. Più delle singole carte, gli atlanti rivelano i progressi della geografia dei cinque continenti. Infatti, poco dopo la scoperta dell’America e dell’Oceano Pacifico, numerosi atlanti nautici riportano già le carte delle coste americane di entrambi gli oceani.
Le carte nautiche dell’Archivio di Stato di Firenze provengono in parte dagli archivi di antiche magistrature, in parte sono state acquistate alla fine dell’Ottocento.
Collaborano all’organizzazione le associazioni culturali italo - giapponesi Lailac e Iroha (che alle 16,30proporrà la suggestiva Cerimonia del tè con successiva degustazione), con il sostegno dell’Assessorato all’Ambiente del Comune di Firenze e di PortaleRagazzi, il sito che l’Ente Cassa di Risparmio ha dedicato al mondo della scuola.
L’esposizione è prevista solo dalle 14 alle 19 (ingresso da piazza Beccaria)ed è anche un’occasione per aiutare le vittime del terremoto che ha sconvolto il Giappone.
I fondi raccolti dal Comitato Solidarietà Giappone saranno devoluti alla Croce Rossa Giapponese.
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