Scritte contro Scirea, fango mirato che ha sporcato solo gli infami

Infangare. Una città e una tifoseria intera. Infangare Firenze. E’ questo il risultato di quelle scritte contro Gaetano Scirea, per i più maliziosi come me, studiate a tavolino, comparse pochi minuti prima di Fiorentina Juventus dello scorso 1° dicembre e che hanno suscitato l’indignazione dell’Italia intera, sportiva e non.

Scritte che non hanno niente a che vedere con Firenze, che quella sera ha ricordato Riccardo Magherini, il 40enne morto durante un arresto dei carabinieri, con la coreografia emozionante della Curva Fiesole.

Oggi, è emerso da alcuni articoli di stampa che le telecamere di sorveglianza non hanno ripreso immagini utili per risalire agli autori delle scritte. Ma guarda un po’ il caso verrebbe da pensare. 

Si cerca di restringere lo spazio temporale in cui quelle scritte sono state vergate, ma servirà a poco.

Come a niente serve a ricordare che quel settore di accesso allo stadio Franchi è riservato ai tifosi ospiti, agli addetti allo stadio, agli inservienti del 118, alle forze dell’ordine.

Quelle scritte, con i caratteri dell’ultra destra, senza una firma, nè una rivendicazione, con un errore grossolano, sono state lo strumento per distogliere l’attenzione sul messaggio della Curva Fiesole.

Non è un caso che al 45° minuto su tutti i siti nazionali si potevano leggere le dichiarazioni oltraggiose verso la nostra città dei dirigenti bianconeri (vedi Nedved in prima fila).

Distogliere l’attenzione da un messaggio sociale importante e allo stesso tempo infangare tifosi e città.

L’obiettivo è stato solo apparentemente raggiunto.

Perchè i vigliacchi che hanno scritto quelle frasi, probabilmente rimarranno ‘fantasmi’ e sui media nazionali sono passati messaggi di sdegno e condanna. In quei giorni, Firenze e i tifosi della Fiorentina sono diventati il bersaglio preferito di chiunque avesse uno smartphone in mano.

Ma la verità è un’altra, e quel fango mirato ha sporcato solo gli infami.