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Nardella incontra i soci

Nuovo Stadio Fiorentina: Unipol si propone per il CAP, soluzione più vicina, ma...

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Immagine articolo - Il sito d'Italia

Ieri pomeriggio il Sindaco di Firenze Dario Nardella, accompagnato dall'Assessore al Bilancio Lorenzo Perra, ha incontrato l'assemblea dei soci di Mercafir per fare il punto della situazione sul futuro di quello che sarà il nuovo CAP (centro alimentare polivalente) in relazione all'iter per il nuovo stadio della Fiorentina. Il progetto presentato da ACF Fiorentina, infatti, prevede che nuovo stadio e 87.000 mq di strutture commerciali, turistico-ricettive e direzionali vadano ad occupare tutti i 48 ettari della cosiddetta area Mercafir, quando una variante urbanistica approvata nel maggio del 2012 indica che la stessa sia divisa in due e nella parte nord sorga il nuovo CAP.

Per riuscire a soddisfare la richiesta presentata dalla famiglia Della Valle all'Amministrazione di Palazzo Vecchio e proseguire con l'iter di approvazione, il Comune di Firenze ha emesso un bando pubblico attraverso il quale i proprietari privati di terreni si rendessero disponibili a vendere un'area di almeno 15 ettari ubicata nell'area nord-est della città atta ad ospitare il trasferimento del mercato ortofrutticolo. Onde non incorrere in un danno erariale, il Comune acquisterebbe il terreno grazie alla monetizzazione del comparto nord dell'area Mercafir da parte di ACF Fiorentina.

 

Nell'incontro di ieri, tra Palazzo Vecchio ed i rappresentanti di Mercafir, per il mese di ottobre è stato fissato un termine ultimo entro il quale decidere in via definitiva. In questi mesi verranno valutate le possibili soluzioni. Delle tre offerte pervenute al bando pubblico l'unica considerabile è quella della Legnotan (in zona Indiano), anche se l'area è inferiore a 15 ettari e presenta una viabilità che andrebbe adeguata. “È emerso – spiega una nota di Mercafir a firma del Presidente Angelo Falchetti - che dal bando pubblico recentemente concluso, è risultata un’area parzialmente adeguata, ipotesi che verrà in ogni caso approfondita. Parallelamente l’Amministrazione Comunale, sulla base delle proprie prerogative di legge, procederà con la ricerca diretta di altre aree.

Il Sindaco – prosegue la nota – ha ribadito la necessità di addivenire ad una decisione in tempi brevi, che dia certezza sul futuro del progetto. A tal fine è stata programmata l’Assemblea della Società nel prossimo mese di Ottobre. Con l’obiettivo di contenere i tempi di analisi e parallelamente al percorso svolto dalla commissione tecnica del Comune di Firenze, l’Assemblea degli Azionisti di Mercafir ha dato mandato al Presidente coadiuvato dal Consiglio di Amministrazione, di effettuare delle valutazioni preliminari sugli impatti industriali di ciascuna opzione di area, al fine di arrivare alla riunione di Ottobre già con un approfondimento non solo urbanistico, ma anche di carattere economico e finanziario”.

Quali sono le altre aree? Nel tardo pomeriggio di ieri Nardella ha sciolto l'arcano: tornano in corsa i terreni di Unipol.

"Unipol - ha dichiarato ieri Nardella - ha presentato una memoria aggiuntiva ai ricorsi al Tar nella quale di fatto sostiene di essere l'interlocutore principale per l'individuazione di un'area che dovrebbe ospitare un nuovo mercato. Di fronte a questa presa di posizione – ha spiegato - io ho dato mandato agli uffici di convocare Unipol, per chiarire quale sia la proposta della società in merito all'area nella quale ritengono si possa trasferire il mercato".

"Davanti al consiglio di amministrazione, i fornitori e alcuni soci (di Mercafir, ndr) - ha spiegato Nardella - ho formalmente comunicato due date davanti a noi: ottobre 2015 come termine ultimo entro il quale porteremo una soluzione definitiva sui nuovi mercati, e febbraio 2016, termine ultimo per avere il progetto definitivo (dello stadio, ndr) su cui la Fiorentina sta già lavorando".

 

Vista la “discesa in campo” di Unipol la strada sembrerebbe spianata, ma in realtà non è così. Dato che spetta ad ACF Fiorentina monetizzare il valore del comparto nord della Mercafir, la pecunia sarà versata nelle casse del Comune soltanto quando ci sarà il sì definitivo al nuovo stadio. Entro febbraio 2016 Palazzo Vecchio attende la presentazione del progetto definitivo, ma a quel punto, come stabilisce legge sugli impianti sportivi – art. 1 comma 304 L. 147/2013, la conferenza dei servizi decisoria avrà a disposizione 180 giorni per valutarlo. Altri sei mesi durante i quali tutte le istituzioni ed enti coinvolti si dovranno pronunciare, analizzando la proposta ed indicando eventuali ulteriori prescrizioni (condizioni imprescindibili per ottenere l'assenso) strettamente necessarie. Successivamente sono necessari almeno altri 7 mesi per la procedura di evidenza pubblica, l'aggiudicazione dei lavori ed il progetto esecutivo. A questo punto potrebbero iniziare i lavori per la realizzazione dello stadio, ma non si potrà certo interrompere l'attività mercatale.

Ipotizzando che si trovi il terreno dove realizzare il nuovo CAP (quello di Unipol o di altra area giudicata consona) i lavori dovranno essere coordinati affinché sia data continuità al servizio che Mercafir offre a tutta la Toscana.

Ieri, forse, si è fatto un piccolo passo in avanti, ma il cammino è lungo e nel percorso potrebbero spuntare nuovi ostacoli.

Suonano assai sagge, perciò, le parole del Sindaco Revisore di parte privata di Mercafir, Andrea Padelletti, che al termine dell'incontro di ieri con Nardella e Perra ha manifestato le sue perplessità. “Ho fatto presente – ha spiegato Padelletti - che ogni volta che si crea qualcosa per distruggerne un'altra, si abbandona il certo (la variante approvata nel maggio 2012, ndr) per l'incerto. Questo non è un giochino, ma è un mercato su cui passano centinaia di milioni di fatturato e perciò sono necessarie certezze”. “Le proposte pervenute – ha aggiunto – sono tutte quante legate a degli aspetti che si devono combinare, quindi hanno il requisito della non certezza. Bisogna stare attenti a non distruggere la ricchezza: essa – ha concluso Padelletti - si crea soltanto senza interrompere un percorso”.

 

 

Donato Mongatti

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