Una campagna pubblicitaria che in provincia di Firenze promuoveva offerte low cost per servizi funebri è stata fermata dall'Istituto dell'autodisciplina pubblicitaria (Iap).
Lo rende noto Katia Catassi, presidente regione Toscana della Federazione comparto funerario italiano (Federcofit), invitando a fare "attenzione alle offerte low cost per i servizi funebri, promozioni che vengono utilizzate solo per attirare clienti ma che si rivelano non veritiere, come ha attestato anche l'Istituto dell'autodisciplina pubblicitaria (Iap)".
"In due occasioni, l'ultima in agosto, ci siamo rivolti all'Iap - spiega Catassi in una nota - contro pubblicità che avevano il solo scopo di attirare i clienti in un'agenzia, e l'istituto di autodisciplina pubblicitaria ci ha dato ragione disponendo la cessazione della campagna". Le denunce sono state necessarie, spiega ancora Catassi, perchè "è impossibile che imprese funebri regolari, con tutti i requisiti previsti, con personale assunto regolarmente e in numero sufficiente allo svolgimento dei servizi funebri come prevede la legge sulla sicurezza del lavoro in un settore così delicato, applichino prezzi cosìbassi".
"Bene ha fatto l'Iap - osserva la presidente regionale Federcofit -. Sarebbe opportuno che anche altre istituzioni si preoccupassero di quello che viene annunciato sui cartelloni e nelle pubblicità: un servizio funebre completo ha infatti molte componenti e molti costi; queste reclame non li menzionano ma i clienti le dovranno pagare lo stesso".
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