Slitta il deposito dell'esito delle analisi sul Dna acquisito dai reperti organici ritrovati all'interno della bara di Maria Fresu, una delle 85 vittime della strage di Bologna. Il perito nominato dalla Corte di assise, la biologa genetico-forense Elena Pilli, capitano del Ris di Roma, ha infatti chiesto ai giudici una proroga di 25 giorni, rispetto al termine indicato del 20 settembre. Il materiale organico trovato nella bara dovrà essere comparato con il Dna di parenti di Fresu. Da un primo dato, emerso nei giorni scorsi, i reperti riesumati dal cimitero di Montespertoli (Firenze) apparterrebbero a due persone diverse, entrambe di sesso femminile. La perizia è stata disposta nell'ambito del processo all'ex Nar Gilberto Cavallini, accusato di concorso nell'attentato del 2 agosto 1980.
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