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Amministrative a Firenze

Elezioni, Bocci tirò la volata a Nardella nel 2014. Cena con trenta persone nella propria casa

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

di Christian Campigli - Malandrina fu la Falanghina. Almeno secondo la dettagliata e precisa ricostruzione che oggi Ernesto Ferrara fa sul quotidiano La Repubblica. Correva l'anno 2014, Matteo Renzi era ancora considerato l'Unto del Signore e nessuno, tra i poteri forti fiorentini si sarebbe mai sognato di mettersi contro il Pd. Ubaldo Bocci, attuale candidato del centro destra, da sempre parte integrante della Firenze che conta, non era da meno. Anzi, mister Azimut avrebbe organizzato una cena per la campagna elettorale di Dario Nardella, il suo avversario a questa tornata. Le solite malignità, il presidente dell'Unitalsi doveva confrontarsi con tutti. A maggior ragione con chi comandava. Polemiche sterili. In realtà però il quotidiano diretto da Carlo Verdelli svela un altro dettaglio. Che cambia, radicalmente, l'intera vicenda. Perché la cena, in piedi, fu organizzata per trenta persone proprio nell'abitazione del manager dal maglione di cashmere, in via Jacopo Nardi. In segreto e con poca, anzi nessuna pubblicità. Il motivo di tanta riservatezza lo spiega uno dei presenti. “Ci fu uno scambio di idee su tramvia e aeroporto, sviluppo economico della città. Insomma una classica cena elettorale. Eravamo lì per aiutare il candidato del Partito Democratico e sostenerlo nella sua corsa”. Dettagli, malignità. Solo gli stolti non cambiano opinione. Prima Ubaldo Bocci era rimasto folgorato sulla via di Damasco da Dario Nardella e dall'universo renziano e poi, quando gli italiani hanno cambiato idea, anche l'attuale candidato dei moderati ha virato a destra. Come in un eterno 8 settembre.

I pensatori dell'uomo forte di Azimut sottolineano l'altro lato della Luna, quello meno visibile. Ovvero che si trattò solo di un'occasione “di confronto e di cortesia istituzionale”. Possibile. Intanto però, alcuni dirigenti del centro destra, sempre e rigorosamente a microfoni spenti, fanno notare come questa notizia, sommata alle valutazioni non proprio entusiaste del senatore Achille Totaro, alla ormai famosa foto all'Expo 2015 abbracciato con Matteo Renzi e alla mai smentita amicizia con Marco Carrai rischia di far naufragare la barca. E di perdere un'occasione unica, storica:strappare Firenze alla sinistra. C'è al contrario l'autentico terrore che, nei quartieri popolari (Brozzi, Le Piagge, Isolotto), considerati fondamentali per arrivare al ballottaggio, il voto di protesta si sposti su Casapound. Perché, come diceva Roger Waters con i suoi Pink Floyd nel 1973 “There is no dark side in the moon really, matter of fact it's all dark".

 

 

Christian Campigli

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