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Punti di vista

Buon Natale Fiorentina

In dono il centro sportivo (ma si potrà “scartare” con un po' di ritardo). Sul nuovo stadio un “pacco” di discorsi e zero fatti. Ma il regalo più bello è arrivato in anticipo col 3 a 0 alla Juventus
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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Pochi giorni prima di Natale è arrivata la notizia del ritardo nel via ai lavori del Centro Sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli. Come avevamo previsto su queste pagine lo scorso ottobre, dal Comune di Bagno a Ripoli amministrato dal Sindaco Francesco Casini, arriva la conferma (anticipata da QuiAntella.it), dell'allungamento dei tempi.

Niente di allarmante, il ritardo nella posa della prima pietra dovrebbe essere nell'ordine di qualche settimana, forse il via non scatterà in gennaio, ma il più è fatto. Mancano ancora alcuni documenti che devono ottenere l'ok dalla Soprintendenza, la convenzione urbanistica (tra Comune e Società viola), ma anche, da parte della ACF Fiorentina, la richiesta del permesso a costruire. Quest'ultimo documento, fanno sapere dal Comune di Bagno a Ripoli, al 23 di dicembre non era ancora arrivato agli uffici competenti. Di contro, dalla Società viola il 24 dicembre spiegano che “qualsiasi tipo di documentazione sia stata chiesta alla Fiorentina, è già stata consegnata. Ci sono centinaia e centinaia di pagine, quindi gli enti preposti non hanno ancora dato tutte le risposte, ma la documentazione consegnata da parte nostra con tutte le integrazioni richieste è completa”.

 

Se non sorprende la necessità di analizzare ulteriore documentazione da parte degli enti, la mancata richiesta da parte del Club gigliato del permesso a costruire, o la domanda presentata dopo il 23 dicembre (visti i tempi necessari ad ottenere il via libera), fa pensare che anche il Presidente Commisso sia passato dalla politica del “fast, fast, fast” a quella dello “slow, slow, slow”. D'altra parte, a conferma di questa ipotesi “slow”, ricordiamo che dopo l'approvazione dell'emendamento “salva stadi” sono trascorse diverse settimane prima che la Società viola (assieme al Comune di Firenze) inviasse una missiva al MIBACT (Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo ) per ricevere un'interpretazione della norma che definisse quali interventi si possono effettuare per il “Nuovo Franchi”.

 

Il dedalo di norme e articoli che regolano l'urbanistica, probabilmente, deve aver mitigato la voglia di “velocità” tanto cara al Patron di Mediacom, che oggi procede invece passo dopo passo. Sul Centro Sportivo di Bagno a Ripoli il procedimento autorizzativo resta comunque in fase conclusiva, mentre in ottica nuovo stadio, ad oggi, siamo a zero. Non esiste alcun progetto formale preliminare che definisca cosa, come e dove si vorrebbe realizzare l'impianto sportivo e le opere connesse.

 

Legittimamente chi deve compiere l'investimento, oltre a conoscere quali siano le effettive possibilità di edificazione, deve valutare costi e ricavi di un'opera che, oltre all'arena, con le aree commerciali garantirà utili che in futuro ridurranno l'iniezione di liquidità (da parte di Commisso tramite versamenti in conto capitale o finanziamenti della controllante di ACF Fiorentina o attraverso il sistema bancario). L'attesa per la risposta del MIBACT che indicherà quale intervento si potrà effettuare sul Franchi non riguarderà le opere connesse esterne al nuovo stadio. Spetterà ad altre istituzioni determinarne la possibile estensione, ubicazione e gli oneri affinché siano sostenibili. E se l'idea fosse quella, oltre al nuovo Franchi, di trasformare il Campo di Marte in una specie di “Disneyland de' noattri”, siamo pronti a scommettere che il percorso per ottenere il via libera rischierebbe di interrompersi. Per lustri Palazzo Vecchio ha sciorinato la necessità di “liberare” i residenti di Campo di Marte dai disagi dovuti agli eventi sportivi al Franchi, far restare la Fiorentina nel quartiere aggravandolo quotidianamente del traffico che genererebbero le nuove aree commerciali è una scelta che imporrebbe la massima attenzione. Da parte della Pubblica Amministrazione usare la scusa del destino del Franchi non potrebbe giustificare lo stravolgimento di un intero quartiere. Perciò, qualora Commisso (una volta conosciute le reali possibilità) valutasse concretamente di intervenire nel Quartiere 2, il Comune di Firenze dovrà autorizzare progetti che, prima di tutto, siano sostenibili per la città e non per un privato.

 

L'intervento sul Franchi libererebbe il Comune di Firenze dal problema dei continui interventi di manutenzione, ma la scelta spetta a chi investe (Commisso) e pertanto restano aperte anche le strade che porterebbero la Fiorentina lontano dal Campo di Marte.

 

Eppure, dopo aver giocato per settimane a “strega ipotizza colore” per la situazione Covid in Toscana (fallendo sistematicamente ogni previsione), il Governatore della Regione sotto l'albero (in un'intervista al Corriere Fiorentino di pochi giorni fa) ha messo il pacco con un bigliettino dove in merito al nuovo stadio si leggeva che “la Fiorentina è inscindibile da Firenze”, sponsorizzando unicamente la strada della ristrutturazione del Franchi. Dimenticandosi non solo il patto tra il Sindaco di Firenze Dario Nardella e il Sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi (dove lo scorso 24 settembre dichiararono un'intesa sulle due ipotesi – stadio a Firenze o a Campi – e massima collaborazione istituzionale sulle scelte che farà il patron italo-americano), ma che nel giugno scorso (in un'intervista a La Nazione) affermava che “Dobbiamo puntare, tramite una pianificazione non più comunale, su ambiente, commercio e nuove infrastrutture e mobilità. Si deve ragionare sull’area vasta tra Firenze e Prato, dove vivono 5-600mila persone e ci sono realtà che hanno triplicato i loro abitanti come Sesto e Campi”.

 

In questo Natale, in chiave Fiorentina, troveremo sotto l'albero il bel dono del Centro Sportivo (che però si potrà scartare un po' più tardi rispetto alla tradizione) e un bel pacco pieno di discorsi (ma senza alcun fatto) sul nuovo stadio. Ai tifosi viola, però, il regalo più bello è arrivato in anticipo con le tre reti rifilate alla rivale Juventus.

Tanti auguri a tutti.

 

 

Donato Mongatti

 

 

 

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