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DIRETTA Seconda votazione elezione del Presidente della Repubblica

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Ieri fumata nera alla prima votazione per l'elezione del Presidente della Repubblica. Non è stato raggiunto il Quorum di 672 voti. Numerose le schede bianche, mentre 36 voti sono andati a Paolo Maddalena, candidato di Alternativa c'è. 

Oggi alle 15 si riprenderà con la seconda votazione. 

 

 

GUARDA LA DIRETTA DEL VOTO

Ecco quali sono stati i risultati del primo scrutinio:

 

Presenti e votanti 976, astenuti nessuno.

 

Schede bianche: 672

 

Paolo Maddalena: 36 Sergio Mattarella: 16 Marta Cartabia: 9 Roberto Cassinelli: 7 Silvio Berlusconi: 7 Guido De Martini 7 Antonio Tasso: 7 Ettore Rosato 6 Umberto Bossi 6 Marco Cappato: 5 Bruno Vespa 4 Cesare Pianasso 4 Elisabetta Belloni: 3 Enzo Alaia 3 Pierluigi Bersani 3 Claudio Sabelli Fioretti: 3 Maria Teresa Baldini: 3 Amedeo Sebastiani (Amadeus) 3 Francesco Rutelli: 3 Giorgio Lauro: 3 Claudio Lotito: 3 Pierferdinando Casini: 2 Giancarlo Giorgetti 2 Giuliano Amato: 2 Elisabetta Alberti Casellati: 2 Giuseppe Conte: 2 Antonio Martino: 2 Chiocci: 2 Paolo Siani 2 Piero Angela 2 Ermanno Leo 2 Carlo Nordio: 2 Walter Veltroni 2 Gianluca De Fazio: 2 Giuseppe Moles: 2

 

Voti dispersi: 88.

Alcuni di questi sono andati a: Salvatore Borsellino Nicola Gratteri Virginia Villani Antonio Tajani Sabino Cassese Anna Finocchiaro Gonnelli Mauro Gioacchino Gabbuti Stefano Goggi De Rosa Folgori Maisano Torromino Giuseppe Cossiga Dino Zoff Pastorino Fulvio Abbate Alfonso Signorini Alessandro Barbero Giuseppe Cruciani Mario Draghi Vincenzo De Luca Elio Fagioli Alessandro Barbero Mauro Corona Mario Segni Liliana Segre Vincenzo Alaia Aldo Morrone Antonio Razzi Prosperetti Ciocci Rosy Bindi Giovanni Cirillo Benito Rosati Mario Razzo Giovanni Maria Chessa Giulio Elefante Annunziata Mannarola Leopoldo Spedaliere Mario Calassi Bruno Mafei Eleonora Faina Alessandro Mazzi Novella Panarese Desa Valentino Frescura Romano Levoni Giovanni Stornaiuolo

 

Schede nulle: 49

 

Chi elegge il presidente della Repubblica

Le elezioni per il nuovo presidente della Repubblica avvengono con il Parlamento in seduta comune, a cui si aggiungeranno i rappresentanti delle Regioni. Il mandato di Sergio Mattarella al Quirinale terminerà il prossimo 3 febbraio.

Il Capo dello Stato verrà eletto da 1.009 grandi elettori. Si tratta di 315 senatori, a cui si aggiungono i 6 senatori a vita, 630 deputati e 58 delegati regionali, 3 per ogni Regione, la Valle d’Aosta che ne ha uno.

 

Quorum

Il presidente della Repubblica, per essere eletto, deve raggiungere nei primi tre scrutini il quorum dei due terzi dei componenti dell’Assemblea, quindi deve raggiungere 673 voti. Dal quarto scrutinio in poi, basterà raggiungere la maggioranza assoluta dei votanti, ovvero 505 voti su 1.009 elettori. Saranno 1008 a causa del decesso nelle scorse ore di un deputato di Forza Italia.

 

Come avviene la votazione

Gli elettori votano in segreto ma, essendo in piena pandemia, non si recheranno all’interno dei soliti catafalchi in legno con la tendina di feltro, in quanto non igienizzabili. Saranno predisposte quattro nuove cabine elettorali con l’urna in cui depositare la scheda e un sistema di aerazione consentirà la sicurezza delle procedure garantendo comunque la riservatezza del voto. Potranno essere presenti in Aula solo 50 elettori per volta. Si voterà per fasce orarie e in ordine alfabetico, iniziando dai senatori a vita seguiti da senatori, poi i deputati e i delegati regionali. Le operazioni dovrebbero durare circa 5 ore e mezza per ogni votazione.

 

Lo spoglio delle schede

Terminata la votazione, si procede allo spoglio delle schede. A leggere i risultati è il presidente della Camera, accanto a lui c'è quello del Senato. In caso di esito positivo,  il presidente della Camera e quello del Senato si recano dall’eletto, comunicandogli l’avvenuta elezione e il verbale della seduta.

 

Presidente della Repubblica, pieni poteri

Il nuovo Presidente della Repubblica non entra subito in carica ma deve seguire un protocollo che prevede il giuramento e l’insediamento.

 

Quanto tempo occorre per eleggere il Capo dello Stato

I tempi per eleggere il Capo dello Stato possono variare da poche ore, se c'è già l'accordo su un nominativo, a settimane. Se consideriamo tutti i precedenti dal 1946 ad oggi, si va da un minimo di poche ore a un massimo di 15 giorni. Le votazioni non avvengono necessariamente in giorni consecutivi ma è possibile prevedere qualche pausa per dar spazio ai partiti di confluire su un nome.

 

Gli ex Presidenti della Repubblica

Il primo Presidente della Repubblica fu Enrico De Nicola, eletto (al primo scrutinio) il 28 giugno 1946 dall'Assemblea Costituente come capo provvisorio dello Stato; con l'entrata in vigore della Costituzione (1948) assunse il titolo e le funzioni di Presidente, risultando, quindi, l'unico ad essere entrato in carica 'di diritto'.

Il presidente eletto con il più ampio margine fu Sandro Pertini, nel 1978, che raggiunse l'82,3% dei consensi (832 voti su 1011). Giovanni Leone fu invece il presidente eletto, nel 1971, con il minor numero di consensi: il 51,4% (518 voti su 1008). La sua elezione fu anche la più difficile e lunga della storia repubblicana, in quanto richiese 23 scrutini, protraendo i lavori parlamentari per quasi 25 giorni. Le elezioni più brevi furono invece quelle di Francesco Cossiga (1985) e Carlo Azeglio Ciampi (1999), eletti entrambi al primo scrutinio.

Antonio Segni fu il primo presidente a dimettersi anticipatamente, a causa di un ictus. Successivamente, Giovanni Leone (nel 1978) e Francesco Cossiga (nel 1992) si dimisero pochi mesi prima del termine del loro mandato a causa di contrasti con il Parlamento e i media.

Il primo presidente eletto secondo le modalità previste dalla Costituzione fu Luigi Einaudi.

Giorgio Napolitano è stato il primo, e fino ad oggi unico, presidente ad essere eletto per più di un mandato, diventando quindi anche il presidente più a lungo in carica (8 anni e 244 giorni). La presidenza più breve è invece quella di Enrico De Nicola (appena 4 mesi e 12 giorni da presidente).

Il presidente più giovane al momento dell'elezione è stato Cossiga, eletto a 56 anni; il più anziano è stato Napolitano, eletto per il secondo mandato a 87 anni; il più anziano al momento dell'elezione per il primo mandato è stato Pertini, eletto a 81 anni.

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