pistola

Nel pomeriggio di ieri, in zona Soccorso, tre malviventi a volto scoperto hanno fatto irruzione in un'appartamento, al momento abitato da due ragazze rumene, e sotto la minaccia di una pistola hanno aggredito le due malcapitate rapinandole di 2.000 euro in contanti.

Intorno alle 21 di ieri un magrebino armato di una pistola giocattolo ha fatto irruzione in una pescheria cinese di via Filzi nel tentativo di rapinarla; il malvivente, con un casco integrale indosso, è stato subito bloccato dal titolare dell'attività e dal figlio 18enne che, dopo una breve colluttazione, sono riusciti a metterlo in fuga.

Il direttore del poligono di tiro di Galceti, Andrea Allegri, dice che "è un discreto tiratore, si esercita un paio di volte al mese con la sua pistola personale da difesa e difficilmente sbaglia un colpo". Stiamo parlando dell'assessore alla sicurezza Aldo Milone, soprannominato lo sceriffo, visti i suoi metodi energici e determinati nella lotta all'illegalità.

Panico ieri pomeriggio in un internet point di Via Caponsacchi, quando un uomo a volto coperto e armato di pistola, è entrato all'interno del locale. I clienti, 5 al momento dell'irruzione, sono rimasti immobilizzati, rispondendo ad una precisa richiesta del rapinatore.

Succede anche in pieno giorno. Ieri mattina, intorno alle 12.00, un uomo di 55 anni è stato rapinato del proprio denaro da due delinquenti. Questi, travisati con il cappuccio della felpa, il passamontagna ed occhiali da sole, hanno atteso il povero malcapitato all'interno del portone condominiale della sua abitazione.

Con un colpo di pistola alla testa si è ucciso ieri pomeriggio a Roma il vice prefetto Salvatore Saporito. Saporito era indagato dalla procura di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per la realizzazione del Cen a Napoli, il "cervellone elettronico" dove sarebbero confluite le immagini delle telecamere ai fini della sicurezza e dell'ordine pubblico.

Ha sparato a terra con una pistola per intimidire giocatori e dirigenti della squadra avversaria nel corso dei tafferugli scoppiati al termine della gara Montenero-Real Isernia, valida per il campionato regionale di Eccellenza in Molise: protagonista dell'episodio un dirigente dei padroni di casa, che detiene regolarmente l'arma, al momento in stato di fermo nella locale stazione dei carabinieri per l'accusa di sparo in luogo pubblico. L'arma è stata posta sotto sequestro.