5 tendenze del content marketing che caratterizzeranno il 2021

 

Se non sei online, non esisti. Questa frase ormai la ripetiamo da anni, ma il 2020 ha sorpreso molte aziende impreparate che hanno dovuto prendere la strada della digitalizzazione da un giorno all’altro. Se l’anno scorso è stato l’anno del boom delle vendite online spinte dal confinamento e dalla nuova normalità, il 2021 sarà l’anno del marketing online. Più marchi e aziende vorranno investire per farsi spazio tra la concorrenza. Il content marketing, in questo senso, offre molte possibilità.

Ti presentiamo le 5 tendenze del content marketing che trionferanno nel 2021.

 

Video e live streaming

Il consumo di video online è in crescita già da qualche anno e si prevede che questa tendenza seguirà un andamento positivo anche nei prossimi anni.

 

Nel 2020 il confinamento, il distanziamento sociale e le restrizioni alla libera circolazione hanno contribuito a dare un forte impulso a questa tendenza. Infatti, nonostante passiamo più tempo in casa e soli, abbiamo comunque bisogno di condividere nuove esperienze in compagnia.

 

L’aumento della digitalizzazione delle aziende è un altro fattore che contribuirà all’aumento di questo tipo di contenuti. Come risultato, le persone disporranno di video online e le opportunità di partecipare a eventi via streaming saranno sempre di più. Si tratta di qualcosa a cui ci siamo abituati velocemente durante la pandemia e secondo Jannika Bock, Director Client Solution per Google Central Europe, la previsione è che per il 2022 oltre l’80% del traffico su Internet sarà generato da questo tipo di contenuti.

 

Ricerca vocale un aspetto da tenere in mente

Per decenni le nostre ricerche online si sono realizzate prevalentemente digitando nei motori di ricerca una o più parole chiave. Ma da qualche anno a questa parte, si sta imponendo una nuova modalità di ricerca basata sul riconoscimento vocale, la voice search.

 

Perché sempre più persone utilizzano gli smart speaker per le loro ricerche online?

 

Prima di tutto, perché parlare è un atto più naturale del click. Inoltre, con l’espansione dell’utilizzo degli smartphone, parlare risulta molto più pratico e veloce.

 

“Ok, Google”, “Hey, Siri”, “Alexa”... sono espressioni che fanno parte della quotidianità per la maggior parte delle persone anche per via della popolarità degli assistenti virtuali. La voice search ha cambiato la nostra forma di interagire con la tecnologia e sta trasformando anche le ricerche online così come la conosciamo.

 

Per non restare indietro, le aziende si devono adattare a queste tendenze, saperle identificare e sfruttarle. Ottimizzare i contenuti in base alle query vocali è un punto di partenza. Bisogna stare attenti alle statistiche per approfittare tutti i vantaggi che queste tecnologie possono offrire.

 

A questo proposito potrebbe risultare interessante, per esempio, lo studio realizzato da FinancesOnline che analizza alcuni aspetti dell’uso della voice search negli USA. Quando e per quale tipo di ricerca le persone usano la modalità voice search sono solo alcuni spunti che possono essere d’aiuto per costruire una strategia di content marketing di successo.

Interattività ed engagement, ingredienti chiave

Una delle grandi lezioni che ci ha lasciato il 2020 è che la digitalizzazione non può attendere. Con le restrizioni alla mobilità e i confinamenti molte aziende hanno dovuto accelerare il passaggio al mercato online per poter continuare a proporre i propri servizi e prodotti.

 

Questo ha generato un aumento della competenza e rende ogni giorno più difficile attrarre e conquistare gli utenti per trasformarli in clienti. Attirare l’attenzione con contenuti interattivi e divertenti sarà prioritario per una strategia di content marketing nel 2021.

Evidentemente, tutto ciò comporta un maggiore impegno da parte delle aziende ma gli sforzi verranno ripagati dai risultati che otterrai con contenuti che coinvolgono e divertono.

Lo stesso discorso vale anche per il content marketing per settori difficili da comunicare dove l’interazione con l’utente e l’engagement sono la chiave per contenuti di qualità, che attirano l’attenzione e sono potenzialmente più propensi alla condivisione.

Diversificare può essere un modo efficace per attrarre il tuo pubblico. Per trasmettere il tuo messaggio puoi proporre diversi formati, dai video corti ai quiz, fino alle infografiche o i podcast. In questo modo non rischi di annoiare e puoi approfittare l’esperimento per capire meglio i gusti del tuo pubblico e i formati che funzionano meglio.

 

 

Le parole contano (quelle di qualità)

Quando si parla di contenuti la qualità è un fattore sul quale non si può far a meno. Condividere qualcosa che non apporta valore al tuo pubblico difficilmente ti permetterà di raggiungere i tuoi obiettivi, ma può anche risultare controproducente perché può frustrare le aspettative dell’utente.

 

Dunque, una doppia perdita: perdita di un cliente potenziale e perdita di tempo con una strategia di content marketing che non ti porta da nessuna parte.

 

La qualità conta nel content marketing e questa tendenza continuerà, anche se negli ultimi anni sta prendendo piede una tendenza che da importanza anche alla quantità. In questo caso mi riferisco soprattutto al blogging, dove non solo quello che si scrive e come si scrive ma anche il numero di parole hanno un peso.

 

Dai uno sguardo a questa pubblicazione realizzata Orbitmedia dove si fa un'analisi del lavoro e dei contenuti di oltre 1000 blogger tra il 2014 e il 2020.

 

Dal sondaggio emerge che i bloggers ottengono migliori risultati quando investono più tempo nella creazione dei contenuti e creano contenuti più lunghi. Nel 2020 la lunghezza media di un post è di 1269 parole.

 

Questa è un trend da tenere in considerazione se hai un blog aziendale e vuoi ottenere migliori risultati quest’anno.

 

 

Contenuti atomizzati e omnicanalità

La produzione di contenuti di qualità che siano capaci di attirare l’attenzione dell’utente e fargli prendere una decisione è un costo per l’azienda. Quando si fa un investimento, l’ideale è che lo si faccia fruttare al massimo, sei d’accordo?

 

L’atomizzazione dei contenuti è una tecnica ideale per la tua strategia di content marketing per il 2021 (e non solo). In pratica, si tratta di valorizzare i contenuti di cui disponiamo e dividerli in frammenti perché siano più fruibili e adattabili.

 

Un blog post, per esempio, si può dividere in pillole di contenuto per i social media o trasformarsi nel copione per un video corto. Magari si può adattare e diventare un capitolo dell’ebook che stai preparando.

 

I contenuti atomizzati saranno una tendenza in auge quest’anno (e nel futuro) perché sono più agili e facili da digerire. Quindi hanno più possibilità di essere accolti e condivisi. Inoltre, ti permettono di arrivare al tuo pubblico attraverso vari canali e intrattenerlo con contenuti divertenti, informativi e interattivi più adatti.

 

Le tendenze per il 2021 nel settore del content marketing sono a tua disposizione. Ma ricorda che le tendenze vanno e vengono e se vuoi ottenere risultati effettivi la tua strategia di content marketing si deve basare anche in una chiara definizione degli obiettivi e un’analisi del mercato completo. Per saperne di più leggi la nostra sezione sul content marketing.