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mercoledì, 20 aprile 2011 - 18:03
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Salone dei Duecento

Pillole da palazzo 18/04/2011

Consiglio Comunale in diretta
Immagine articolo - Il sito d'Italia

20:42 ordine del giorno a firma Torselli respinto, la seduta finisce qui.

 

19:19- 20:40  sul 25 aprile
Nardella:

"Doveroso chiedere al Consiglio di esprimersi su una festività che quest'anno è ancora più incisiva vista la ricorrenza del 150esimo. Sarà un giorno non solo per ricordare ma per interrogarci su cosa vogliamo fare della nostra memoria collettiva. Ci stiamo avvicinando a questa ricorrenza con polemiche inutili. Non che la dialettica non sia leggittime ma alcune polemiche sono dannose e deleterie". Il riferimento è alla disposizione XII finale e transitoria e all' abrogazione del 1 comma. Nardella cita La Pira e appunto sulla norma che vieta alla riorganizzazione del partito fascista: "La  XII disposizione è cosa diversa rispetto all'articolo 49 che garantisce che "Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale ". Quindi il richiamo del vicesindaco a Ugo De Siervo e Paolo Barile, applauso del Pd.
"la Costituzione italiana è molto meno antifascista di quanto non sia antinazista quella tedesca. Quella norma è l'unica norma antifascista inserita nella Costituzione e non è trattabile. Si può discutere di molte cose che i legislatori fecero durante il fascismo,verso cui ci vuole apertura certo, ma nessuna di queste norme può nascondere l'onta delle legge razziali, nemmeno le migliori o tutte messe insieme".

Nardella riceve l'applauso del Pd e la parola passa al capogruppo del Bonifazi che ringrazia il vicesindaco. "Anche il presidente provinciale del Pdl si è dissociato. Ci auguriamo che questa proposta di legge venga ritirata. Invece ci rammarichiamo delle dichiarazioni del vicepresidente vicario (jacopo Cellai), lei (a Cellai) ha offeso Firenze, medaglia d'oro della Resistenza" Quindi chiedono le dimissioni?? macchè "la invitiamo a prendere coscienza". Ah bhe allora!!
19: 45 Razzanelli: "Io non faccio parte di coloro che rivogliono un partito fascista però vogliamo dire che non tutto è stato così lineare? per esempio l'assassino di Giovanni Gentile e poi io finchè sono andato a scuola non mi hanno mai fatto studiare la vicenda delle Foibe".
De Zordo: "dal 25 aprile non si torna indietro. Scritta quel giorno la parola FINE."

Torselli: "Mi sono avvicinato alla politica nel 1993, e mi iscrissi a un partito politico per, non lo nascondo, un sentimento di passione verso quei VINTI di Marcello Veneziani. Mi sono sentito dai miei compagni di allora accusare di razzismo, di deportazione....e ora ancora nel Consiglio Comunale di Firenze ci ritroviamo a parlare di un caso costruito sul nulla. Sono crollati i muri nel frattempo e ogni 25 aprile non si riesce ad avere una storia condivisa. Quanto siamo vecchi noi che a 30 anni riusciamo solo a evidenzaire le differenze e non ciò che ci unisce?? Non siamo noi che vogliamo sminuire questa ricorrenza sventolando il vostro fazzolettino che tenete chiuso per 360 giorni all'anno e tirate fuori ogni pre 25 aprile".

Jacopo Cellai: Cita il libro scritto e presentato da lui sul movimento sociale, 'Genova 50 anni dopo', proprio qui nel Salone dei Duecento un anno fa: "Giani e Mattei presenti al dibattito furono dunque, revisonisti o liberi?", esordisce Cellai che continua "Perché non avete protestato allora? E' incredibile il ragionamento per cui non ritenere scandaloso una proposta di abrogazione significa necessariamente dire SI al partito fascista, ma che consecutio è? Non ho niente di cui pentirmi, dov'è la mia mancanza? Trovatemela voi! il fatto che non mi abbiate sfiduciato non è per me una vittoria, di fatto la vostra è una censura, avete perso un'occasione di fare politica in modo serio. Di nuovo siamo di fronte a una maggioranza che vieta l'espressione del libero pensiero. Io sono questo e non baratto la mia libertà con un ruolo istituzionale di cui sono onorato, resto un uomo libero e se ritenete che questo sia incompatibile col mio ruolo istituzionale allora fareste bene a presentare una mozione di sfiducia".

Massimo Mattei: "Non rinnego nemmeno lontanamente la mia partecipazione al dibattito di quel ragazzo dell'81 che scrisse un libro sul movimento sociale. Il tempo sana le divisioni. Ma sono cresciuto profondamente antifascista. Partecipai alla presentazione non per atto dovuto ma per rispetto alla ricerca storica di un ragazzo autore di una tesi di laurea. Altro conto però è avventurarsi in qualcosa che considero inaccettabile come l'abrogazione della XII norma transitoria. Credo che da parte vostra intervenire in difesa di quella propsta di legge sia stata un clamoroso autogol, un dibattito di retroguardia, che non serve a nulla". Poi su Giovanni Gentile "Io non credo che Firenze meriti una lapide intitolata a Giovanni Gentile e non tutti i morti sono uguali. Tra Gentile e Fanciullacci scelgo Fanciullacci".

Tea Albini "Stimo il consigliere Cellai che ho visto crescere, e vorrei dire a Jacopo se fosse qui anche a suo padre (Marco Cellai) se siamo qui, io e lui, è per quelle persone che seppero vedere la differenza tra chi combatteva per salò e chi per la lotta partigiana. Non possiamo confondere Bruno Fanciullacci con Giovanni Gentile! Chiedo a Jacopo di fare chiarezza sulle sue posizioni perchè altrimenti davvero la storia ci divide".

Eugenio Giani a Jacopo Cellai "Sono due cose completamentete diverse. Una cosa è presentare un libro, perchè tutti possano avere il ventaglio delle letture storiche, cosa ben diversa è ciò che appartiene al futuro e ai comportamenti. Su quello io affermo la mia netta contrarietà, rivedere l'artcolo XII significa rivedere anche l'artcolo 49 che consente l'associazione democratica, appunto democratica. Rivedere l'artcolo (disposizione) XII significa non capire il senso dell'Unità. Quello che è successo 70 anni fa rimane, perchè è  storicamente avvenuto. Quindi voterò l'ordine del giorno della maggioranza, sia un monito anche a lei. Mi ha molto amareggiato che lei abbia messo insieme le due cose, confondendole". Infine "un po' di umiltà ...se è vero che quel giornale (l'Unità) ha travisato le sue parole, le ridica!".

Votazione dei 2 Odg, il primo a firma Bonifazi, il secondo di Torselli, sulla proposta di una lapide in nome di Giovanni Gentile. "Quando mi chiedono se all'epoca avrei militato per i partgiani o per Salò, io ho sempre risposto che non saprei dare una risposta perchp in entrambi i casi avrebbe significato perdere la vita!"

 

 


18:07 - 19:18
Votazione delle delibere:
Dragon boat e Calcio storico. Michele Pierguidi "Sul Calcio storico tolti i limiti di età, va in campo chi non ha condanne panali. Chi non ha spirito fiorentino non parteciperà al calcio storico". Chi verrà meno al regolamento sarà radiato. Non c'è obbligo di residenza. Pierguidi presidente del calcio storico cita a proposito Piombino. Altra regola la presentazione di un certificato medico ogni anno.

Francesco Bonifazi sul regolamento, ringrazia  Pierguidi, idem Alessandri che però aggiunge "quando si commissaria un gioco come questo è difficile governarlo e riappropriarsene, e lo dico da ex poliziotto. Ecco perché diventa necessario affiliarsi al CONI, prevedendo così un magistrato sportivo, fino a quel giorno non sono possibili garanzie, non possiamo sapere cosa accadrà a chi rispetterà alla lettera al regolamento".

Di Puccio si unisce al coro dei complimenti "temevo che l'incarico venisse affidato a me. Bisogna parlare non più al calcio storico come una tradizione abbandonata a sè stessa, bisogna ricominciare a riappropriarsene, a farne una risorsa della città al pari del Palio di Siena, e io lo dico da ex calciatore". Per far rispettare il regoamento "Ci vuole l'impegno di tutti, dei calcianti e di noi amministratori".

Max Pieri: "Do atto al collega Pierguidi di aver ridato forza al calcio fiorentino, è una tradizione che abbiamo sin da bambini e che dobbiamo trasmettere ai bambini. Mi ha fatto ridere il film di Neri Parenti". Il riferimento è alla scena del calcio storico 'scorretta filologicamente e storicamente'. "Però - continua Pieri - il Comune deve essere garante e autonomo". Infine "bisogna garantire il controllo anti-doping".
Nardella "Chissà che non saremo più fortunati del Palio di Siena che si è visto non entrare nel patrimonio dell'Unesco, Noi come Giunta appoggiamo in pena l'attività di Pierguidi.
Torselli presenta 2 emendamenti al regolamento, bocciati. Il primo contro la sanzione ai comportamenti vigliacchi e scorretti, che secondo il consigliere non sottostanno a criteri oggettivi. Il scecondo contro la radiazione prevista per la squadra che si rifiuta di partecipare "A quest'ora, se il regolamento fosse entrato in vigore un anno fa, di colori ne avremmo 3 e non 4, e menomale che lo volevamo preservare!"

Pierguidi risponde a Torselli. "Mi sa che lei non sqa di cosa parla, lei vuole la giungla se si aspetta che i giocatori denuncino (le irregolarità) e al suo secondo emendamento risponde SI oggi i colori sarebbero 3".
Altri 4 emendamenti in uno proposti da Alessandri, respinti.
Quindi votazione della delibera: 24 Vs 5: delibera immediatamente esecutiva.
 

 

18:00 Nardella sul piano di sviluppo regionale, Wi-Fi e Green Economy.
"Firenze al centro dei modelli più innovativi"

17:47 La Collesei inveisce contro Giani "Razzanelli da maleducata lo da a un'altra. Si deve parlare di calciostorico di 25 aprile, si è fatti tutto oggi e si è fatto tutto male".
Marco Stella ribatte senza microfono "Avete deciso voi".

17:34 Mario Razzanelli sulle strutture Rsa "ho incontrato persone che mi chiedevono che il Comune contribuisca alla retta mensile di 3.300 euro. Mancano le risorse. Parto da qui perchè la ricerca e lo sviluppo partono dalla questione risorse. Punto fondamnetale è arrivare a rendere il nostro sistema competitivo altrimenti non c'è futuro per gli imprenditori, Mancano investimenti stranieri. Mancano le infrastrutture. Normative fiscali demenziali. Ci vuole la certezza del diritto. Ogni governo cambia le regole del gioco. In Italia non basterebbe una biblioteca grande come il Salone dei Duecento per raccogliere tutta la normativa del lavoro, infine il costo del lavoro. Siamo schizzofrenici, da un lato precarietà, dall'altro immobilismo". Poi Razzanelli fa riferimento a una sentenza ai danni di un imprenditore accusato di omicidio volontario per morti sul lavoro; la Collesei interrompe, dopo di lei la Albini, Razzanelli protesta "Io non l'ho interrotta, ma che fine ha fatto la democrazia?".

 

17:15 Ornella De Zordo: Economia equa e solidale. “il consumisno sfrenato crea danni irreversibili. Il tessuto fiorentino formato da piccole, medie e micro imprese, di contro esiste una oligarchia economica sempre più forte, eppure strategie alternative sono possibili: soluzioni di tamponamento, politica economica che freni lo sfruttamento. Un'altra economia è possibile: è una questione di scelte politiche.

 

17:00 Stefano Alessandri: “Oggi per la prima volta ho sentito parlare di spin-off, di rapporti con le università straniere. Poi il consigliere cita una serie di aziende locali costrette a chiudere o a essere inglobate o trasferite altrove: Sime, Le monnier, Nuova Italia, Officine Galileo (ora a Campi Bisenzio), Carapelli (oggi gruppo spagnolo). Le grandi imprese abbandonano Firenze, chiediamoci perchè. Una città come questa non può vivere solo di turismo quotidiano.
La questione Areoporto rientra in una politica sbagliata. Dobbiamo chiedere alla classe politica un salto di qualità".

 

16:31 Ivano Bertini (direttore del Centro di Risonanza Magnetica Nucleare -Cerm dell’Università di Firenze che ha sede presso il Polo Scientifico di Sesto Fiorentino). "Il logo del laboratorio c'ha otto palle, un po' più di quelle dei medici, sono un po' megalomane lo so".
"Solo dall'eccellenza viene la vera innovazione". Il professore si rivolge direttamente ak Consiglio "Noi chiediamo l'area metropolitana!". Interviene la Di Giorgi "C'è la tranvia però...". Bertini: "Per la tranvia vediamo!"

"Se non c'è ricerca e innovazione non c'è lavoro, competitività e posti di lavoro che non possono essere difesi solo con gli interventi sindacali".

16:22 Ancora Landi "Portare studenti cinesi e indiani in italia e insegnare mandarino ai cinesi che non lo parlano".
"siamo a un punto di svolta se da qui a 5 anni non succede qualcosa l'Italia non ha futuro"

Intanto altra protesta dei lavoratori in difesa dei festivi

16:11 Fabrizio Landi (amministratore delegato di ESA OTE) Chiave di volta nuove imprese e sviluppo tecnologico

16:00 Marco Bellandi (prorettore al trasferimento tecnologico dell'Università di Firenze): "L'Università fiorentina sesta nella classifica nazionale per dimensione: 60.000 iscritti". Questione spin-off: imprese che vengono fuori dalla ricerca universitaria. Dal 2010 inizia l'attivià dell'Incubatore; 20 i progetti di Nuova Impresa, "alcuni si tradurranno effettivamnete in nuove imprese. L'Incubatore dell'Università funziona in collaborazione con quello del Comune e mi piace sottolinearlo". Aspetto finanziamenti: Saldo il rapporto con Confindustria Firenze. Aspetto Contratti di Ricerca: "Molti i rapporti con le università straniere di tutto il mondo".

15:45 Luciano Nebbia (direttore generale Cassa di Risparmio) "la crisi ha toccato tutti anche il sistema bancario, quello che si è tentato di fare è di mettere in sicurezza i bilanci delle aziende". Ruolo della banca locale, importante ma non sufficiente. "Molte aziende dovranno ricollocarsi, darsi nuove regole. Dobbiamo soprattutto avere il coraggio di non voltarci indietro".

15:32 la Di Giorgi:"questo sarà non solo un consiglio sullo sviluppo economico della città, ma un momento di riflessione accurata per quello che sarà il futuro della nostra città"

15:28 Inizia il Consiglio Comunale, quest'oggi ricchissimo di ospiti.
Seduta dedicata allo sviluppo economico-industriale di Firenze. Intanto non mancano neppure oggi le proteste da parte dei cittadini fiornetini. Stavolta a farsi sentire sono i membri dell'associazione A.DI.N.A, parenti di malati non più autosufficienti che non riescono più a pagare la retta mensile dell'Rsa (oltre 3.000 euro al mese).

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