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tribunale di firenze

Sequestrò cognata in un pollaio: condannato a 9 anni e mezzo

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Venne sequestrata in un pollaio per oltre un mese, e per questo motivo il Tribunale di Firenze ha condannato a nove anni e mezzo di carcere Massimo Ricci, 56 anni, accusato di sequestro di persona, violenza sessuale e altri reati ai danni della ex cognata, moglie di uno dei fratelli. La sentenza è stata emessa dopo il processo con rito abbreviato. Il pubblico ministero Beatrice Giunti aveva chiesto 14 anni di reclusione. Davanti al giudice Antonella Zatini c'era anche il fratello di Ricci, Terzilio, e per lui, che non ha patteggiato una pena a 4 anni, è stato disposto il rinvio a giudizio. Prosciolta la terza imputata, Annalisa Zocchi, compagna di Terzilio, assistita dall'avvocato Giorgio Ponti. Infatti una perizia l'ha giudicata incapace di intendere. I fatti si sono avvenuti nel settembre del 2019, nella campagna di Cigliano, località nel comune di Rufina (Firenze), dove la cognata di Massimo Ricci, una donna di 54 anni, per un mese sarebbe rimasta segregata in un pollaio fino a quando, in assenza del suo 'carceriere', trovò forza e coraggio per scappare e denunciare. Il sequestro scattò quando Ricci portò la donna nel podere dove viveva, tra miseria e sporcizia, con il pretesto di chiarire una vecchia questione tra loro. La 54enne ha raccontato ai carabinieri di essersi addormentata all'improvviso dopo aver mangiato. E al suo risveglio, sempre secondo il racconto della vittima, maltrattamenti di ogni genere, con botte in testa, frusta, uno spago ad ammanettarle i polsi e costringerla distesa alla rete di un letto. Le sono stati rasati i capelli, è stata offesa, derisa e derubata delle sue poche cose, il cellulare e la carta con i soldi del reddito di cittadinanza.

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