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"Un fatto grave"

Forteto, Donzelli (FdI): "Dalla Regione 93.000 euro ad associazione che dubita sugli abusi"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

"La Regione Toscana decide di assegnare 93mila euro del bando per sostenere chi ha subito le angherie del Forteto ad un progetto presentato dall'associazione Artemisia, che definisce le vittime del Forteto come 'presunte'.

Un fatto grave perché mette in discussione la recente sentenza del tribunale di Firenze, oltre che il lavoro della commissione d'inchiesta: è l'ennesimo schiaffo alle vittime". Così il capogruppo di Fratelli d'Italia in Regione e vicepresidente dell'attuale commissione sul Forteto Giovanni Donzelli, che ha presentato una mozione in Consiglio regionale per chiedere il congelamento del bando e l'esclusione di ogni progetto che metta in dubbio i fatti accaduti al Forteto, oltre alla rimozione del dirigente responsabile, Vinicio Biagi, "lo stesso che firmò una relazione in cui difendeva il Forteto dalla sentenza della Corte europea di Strasburgo - spiega Donzelli - e che ha impiegato quasi un anno per produrre questo scempio".

 

"L'assessore Saccardi aveva lanciato questo bando che rappresentava un tentativo di pacificazione fra le vittime e le istituzioni che per troppi anni avevano ignorato, omesso, o fatto finta di non vedere le atrocità che accadevano in quella comunità - prosegue Donzelli - con questa decisione oggi la Regione perde l'ultima occasione per tendere la mano in maniera credibile a queste persone che oggi sono a patire pesanti conseguenze psicologiche, oltre che economiche, per aver denunciato i fatti che hanno portato alla giustizia e alla verità che tutti conosciamo". "Descrivendo la 'analisi del contesto e dei bisogni' - sottolinea l'esponente di Fratelli d'Italia - il progetto di Artemisia parla di 'maltrattamenti e abusi di cui sarebbero stati vittime i minori accolti all'interno del Forteto', che 'rappresenterebbero un trauma', di 'presunte vittime' e del Forteto, che 'si sarebbe caratterizzato, secondo i racconti, come una comunità chiusa'. Questi fatti sono invece stati accertati grazie al prezioso lavoro della commissione regionale d'inchiesta nella scorsa legislatura regionale, oltre che da una recente sentenza del tribunale di Firenze, che ha seguito altre sentenze definitive comminate negli scorsi 30 anni".

 

"Si tratta di una scelta incomprensibile, se non attraverso legami e connivenze che ancora esistono tra la Regione, i suoi rappresentanti politici e i dirigenti, con la rete di protezione intorno al Forteto - conclude Donzelli - è inaccettabile che si assegnino ancora risorse con questi criteri, umiliando ancora una volta le centinaia di persone che hanno subito acclarate angherie".

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