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Inchiesta Curtatone, il ristorante greco tra gli affari dei Sutera

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Un altro dei capitoli oscuri dell'inchiesta sul caffè Curtatone della Procura di Firenze, è quello che riguarda la Taverna greca Dioniso, il ristorante di via San Gallo di Luigi Morelli, il politico/imprenditore dalla “faccia pulita”, socio di fatto dei due fratelli mafiosi Renato e Giovanni Sutera, eora indagato nella maxi inchiesta della Direzione distrettuale antimafia fiorentina (la pm Giuseppina Mione aveva chiesto l'arresto per Morelli, respinto però dal gip, ndr). 

 

GLI INTERESSI DEI SUTERA -Secondo gli investigatori, infatti, nell'attività del ristorante greco “si rilevano interessi dei Sutera”, in particolare “le ingerenze alquanto anomale di Giovanni Sutera nella gestione del locale”, di fatto condivisa tra l'ergastolano e Morelli, in una “reciproca assistenza economica tra Dioniso e Curtatone”, come scrivono i carabinieri nella loro annotazione trasmessa ai magistrati.

 

Il ristorante di via San Gallo si aggiunge agli altri affari dei due malavitosi a Firenze. Infatti, oltre al Curtatone, alla coltivazione di marijuana e al giro di riciclaggio, i due fratelli palermitani avevano le mani anche su Lo Spuntino di Pesce, I'Lisca e La Fisceria. Sono tre ristoranti di pesce intestati ai prestanome indagati Massimiliano Marconi e Annunziata Rizzo, e da quest'ultimi ceduti subito dopo l'avvio dell'inchiesta che ha portato in carcere i Sutera con due loro sodali.

 

Il rapporto tra Luigi Morelli e i Sutera è molto stretto. Lo “spregiudicato imprenditore” brindisino, con un passato (ed un presente) in politica a Firenze, è riuscito ad intrecciare rapporti personali distinti sia con Renato che con Giovanni Sutera. Con il primo si occupa del Curtatone, mentre con il secondo, si scambia alla gestione del ristorante greco.

 

Ma con Giovanni il rapporto è molto più stretto, quasi confidenziale. Tanto che il contratto di affitto dell'appartamento in cui l'ergastolano abitava con la compagna prima di essere nuovamente arrestato, era proprio intestato a Morelli. E le quote della Caffè Italia srl, l'ultima società che ha gestito il Curtatone, e dichiarata fallita dal tribunale lo scorso 9 agosto, erano proprio divise tra Luigi Morelli e Giovanni Sutera

 

Sarà sempre l'ergastolano, infatti, a pagare di tasca propria alcune spese da migliaia di euro per Morelli e per la Taverna Dioniso. Favore ricambiato anche al Curtatone, sia quando Morelli entra in società versando una quota ai due, ma anche quando scade una cambiale da 23mila euro ed interviene l'ex socio di Morelli, all'epoca dipendente anche del ristorante greco, che la salda dopo la richiesta del mafioso.

 

LA GESTIONE DEL RISTORANTE GRECO -Ma oltre che della parte economica, Giovanni Sutera si occupava anche dell'attività quotidiana del ristorante greco. Gli investigatori lo intercettano mentre decide sull'assunzione e sullo stipendio del nuovo cuoco, oppure quando segue e supervisiona i lavori per l'apertura della pizzeria all'interno del greco. 

LUIGI MORELLI: “Se Giovanni diche che va bene, ok. Sennò no”. 

 

Fino ad interessarsi anche ai coltelli per la pizza e ai dettagli, come annotano gli investigatori.

 

...omissis... ore 13.22.27 Luigi mette in attesa Giovanni e si rivolge ad un suo dipendente di nome Agron al quale gli consiglia di non rovinare i coltelli per la pizza. Giovanni però ascolta quanto riferisce Luigi al suo dipendente ed esterna un tono di appovazione esclamando ”...i coltelli ehi..." poi segue dicendo a Luigi che Giuseppe (FERRIGNO Giuseppe ndt) ha gradito la pizza e gli è piaciuta. Dopo Giovanni consiglia a Luigi di rendere visibile il locale ai clienti usando anche delle lavagnette.

 

Ore 13.25.30 Luigi avvisa Giovanni che "l’altra sera" è stato da lui a prendere "due tortine" per festeggiare il Colonnello per una promozione e Giovanni approva la scelta dicendo "almeno lavoriamo dall'altra parte".

 

Ore 13.25.50 Luigi dice di avere avuto a cena l'ex direttrice del Carcere di Sollicciano che al momento è impiegata presso l'ufficio legale delle ASL e Giovanni approva anche questa scelta e concorda la scelta di puntare su questo tipo di clientela anche perchè "almeno si lavora sull'immagine".

 

DIVIDERSI DA RENATO SUTERA - Il rapporto tra Morelli e Giovanni Sutera , come abbiamo già scritto in precedenza, è molto stretto, al punto che i due in più occasioni fanno riferimento alla possibilità di fare una società insieme, senza il fratello Renato. E di fatto, con la Caffè Italia, faranno proprio questo, salvo scontrarsi con l'inchiesta della Procura di Firenze che ha rovinato i piani di tutti i protagonisti coinvolti in questa vicenda. Ma se il Curtatone è un'attività che non può essere toccata senza l'avallo di Renato Sutera, l'idea dei due è quella di 'puntare' sulla Taverna greca Dioniso

 

M.S. L'UOMO DEI SERVIZI SEGRETI -E infatti, Luigi Morelli, dividendosi tra incontri tra politica e mafiosi di qualsiasi livello, come vi abbiamo già raccontato, coinvolge nelle sue attività un uomo dei servizi segreti, M.S., ora rimosso dal suo incarico all'Aisi, l'agenzia di sicurezza interna nazionale, proprio per gli articoli comparsi sul suo interessamente nell'acquisto del Curtatone e nella 'liquidazione' da versare a Renato Sutera per non fare più parte, in nessun modo, della compagine. M.S. è il figlio dell'avvocato di Morelli.

 

E all'uomo dei servizi segreti, ex funzionario di polizia, da anni in servizio a Firenze, Morelli propone la vendita delle quote del ristorante greco per 200 mila euro. Un'offerta che viene ovviamente condivisa insieme a Giovanni Sutera.

 

200 MILA EURO- Conversazione tra SUTERA Giovanni e MORELLI Luigi

Ore 10.52.53 Luigi ribadisce di aver chiesto a M.S. 200.000 euro per entrare in società da lui purché lo faccia subito e Giovanni esclama ..."ah mamma mia..e va bè"... concordando con il suo interlocutore. 

Ore 10.53.10 Luigi fa capire che se lo dovesse vendere gli darebbero 200.000 euro e Giovanni conferma di essere d'accordo con l'operato di Luigi aggiungendo che se gli dovesse riuscire sarebbe una buona operazione e vedrebbe di buon occhio anche darlo in gestione. (..)

Ore 10.54.40 Luigi fa capire che "lui" (M.S. ndr) è interessato e se trova i soldi lo farà.

 

L'INTERCETTAZIONE- Ma “la vera proprietà del Dioniso è sicuramente complessa da ricostruire” scrivono gli inquirenti e a “creare ulteriori dubbi arriva la telefonata del 21.03.2017 tra MORELLI e l'agente dei servizi segreti M.S. nel corso della quale MORELLI, visto oramai sfumato l'acquisto di un altro locale, prospetta la possibilità di mettere in vendita il Dioniso alla cifra di 470 mila euro (anche per ottenere contanti per successivi investimenti) e chiede il parere dell’interlocutore. Particolare attenzione dovrà essere posta sulle parole usate dal MORELLI che indica la proprietà come “nostra” e ottenendo per tutta risposta dal suo interlocutore la risposta “non ti preoccupare ...la troviamo una soluzione ... non ti preoccupare”.

 

MORELLI Luigi chiama M.S.

MORELLI:...senti... da una parte... te pensi... ma sarebbe consigliabile mettere in vendita la nostra?...

M.S.:...ma... ascolta...

MORELLI:...tanto... chi se ne frega!

M.S.:...troviamo... troviamo... troviamo l'oggetto che...

MORELLI:...no... ma intanto ascolta... io metto "470"... tanto se non te li danno... non la vendo! ...che mi frega!...

M.S.:...no... va bé... ma è inutile... ti sputtani solo l'immobile... vediamo quello che si trova...

MORELLI:...eh?...

M.S.:...si sputtana sono l'immobile! ...vediamo quello che c'è... poi dopo si fanno... chi se ne frega che sputtani l'immobile!...

MORELLI:...perchè si sputtana?... che ti importa...

M.S.:...no... si sputtana!... quando sta troppo tempo sul mercato poi si sputtana... io non lo farei... ti dico la verità... (ine.)... diciamo... un qualcosa di valido che ne valga la pena... capito!... che... sennò che cazzo... ti metti a vedere... a portare le persone a casa senza motivo... se c'è un motivo si fa... ma cosi...

MORELLI:...ho capito... va bé... ma sai... poi... va bé... si... è anche vero però che se capita l'occasione... io se non ho venduto non posso prendere impegni... capito! ...perchè l'attività...

M.S.:...ma non ti preoccupare... la troviamo una soluzione... non ti preoccupare!

(..)

 

IL POLITICO DALLA “FACCIA PULITA” - Morelli, come emerge nel corso delle intercettazioni, spesso divaga in deliri di assoluto protagonismo talvolta anche discostanti dalla realtà oggettiva delle cose. Vedi la possibilità che potesse diventare sottosegretario alla difesa, da lui paventata in alcuni colloqui con i Sutera. Ma come scrivono gli investigatori è soggetto particolarmente scaltro per tutto ciò che attiene rapporti, in particolare, con banche e pubblica amministrazione. Già consigliere comunale di Firenze, come si rileva dal suo curriculum vitae rinvenuto in internet (di cui comunque non si conosce l’attendibilità), avrebbe ricoperto anche rincarico di Presidente dell’Istituto per la Programmazione Economica della Toscana e Consigliere dell’Assemblea Ente Cassa di risparmio di Firenze. Attualmente ricopre la carica di commissario provinciale di Firenze delI’UDC. Grazie a questa notevole esperienza, MORELLI sa abilmente muoversi e districarsi, in particolare, nell’ambiente bancario. Anche tra le Forze dell’Ordine non gli mancano conoscenze”. 

 

LE MINACCE DI MORELLI - Infatti nel corso di alcune telefonate intercettate, emerge la consapevolezza da parte di Morelli del contesto in cui si muove, formato esclusivamente da assoluti criminali, dai quali dimostra di aver appreso anche un certo linguaggio. 

 

Ne è l'esempio la telefonata con Gino, l'ex proprietario della Taverna Greca Dioniso che lo chiama lamentandosi, e Morelli lo minaccia dicendo "ma tu vuoi finire veramente di vivere"come annotano gli investigatori.

 

I due litigano animatamente e si offendono e si minacciano vicendevolmente e Gino insiste sul fatto che manderà da lui i Carabineri e MORELLI Luigi afferma che avrà modo di trovarlo. La lite prosegue e Gino sottolinea il fatto che MORELLI ha truffato diverse persone tra cui la sorella di Gino e MORELLI insiste che "vengo a prenderti io... ma non là... lo so io dove vengo... lo so io". MORELLI interrompe la conversazione. Dopo poco, MORELLI chiama SUTERA Giovanni, chiedendogli di incontrarlo senza specificare il motivo.

 

Anche quando parla con un commercialista fiorentino, che non è stato pagato per la sua attività dai Sutera e non vuole svolgere un lavoro ulteriore. In questo caso Morelli usa toni e modi simili alle minacce, più che velate.

 

MORELLI L.: ... ah! no dicevo... non facciamo gesti e parole azzardate perchè andiamo nella merda... te lo dico... poi non mi chiamare più me...ehl. COMMERCIALISTA.:...ciccio... Luigi

MORELLI L.:... per favore ... domani gli dai tutte le fatture...

COMMERCIALISTA:... Luigi!... Luigi

MORELLI L.:... NO ASCOLTA MEI... FERMATI!... FERMATI... PERCHÈ QUI TI VAI A FARE MALE...EHI... domani gli dai tutto ciò che è stato portato ieri... tutto... ti chiamerà il loro commercialista... ti fai portare l'assegno... io ti assicuro che lo prendi... te lo assicuro... ma non fare storie strane e discorsi strani COMMERCIALISTA:...comunque io dico una cosa sola

MORELLI L.:...non li fare ... perchè ti danneggi te e mi danneggio io

COMMERCIALISTA:... senti io... a me... A ME LE MINACCE... LE MINACCE NON ME NE FREGA UN CAZZO

MORELLI L.:... NO...NON È UNA MINACCIA... te lo dico io

COMMERCIALISTA:...VADO... VADO ALLA POLIZIA E LI DENUNCIO

MORELLI L.:... vai... vai alla polizia e dopo denunci

COMMERCIALISTA: questo non ho nessun problema

MORELLI L.:...okay vacci!

COMMERCIALISTA:...capito però io ti dico una cosa

MORELLI L.:... IO TI DICO NON GLI FARE DISCORSI STRANI

(..)

COMMERCIALISTA:...va bene... se te sei entrato nei casini... lo hai fatto anche contro la mia volontà... perchè te l'ho anche detto...va bene?...t,non entrare in questo casino”

MORELLI L.:...che c’entra... che c’entra si io so... lo so

COMMERCIALISTA:...te l’ho detto anche io...va bene?

MORELLI L.;...vabbè però ora se ne esce

COMMERCIALISTA:...no faccio per sistemare la situazione

MORELLI L.:...però (..) ti sto dicendo

COMMERCIALISTA:... SE POI MI VIENI A DIRE CHE QUESTI SONO DEI MAFIOSI

MORELLI L.:...ti sto dicendo...

COMMERCIALISTA:... A ME NON ME NE FREGA UN CAZZO...

 

Questo è Luigi Morelli, l'imprenditore-politico, socio in affari con i Sutera che si presenta accreditandosi a la qualunque con i suoi modi educati e gentili. L'uomo che ostenta rapporti militari ma che non si perita a chiamare boss mafiosi da invitare a convegni Udc.

 

Ma, ricapitolando, di chi è la Taverna greca Dioniso? Solo di Luigi Morelli e della sua famiglia? O il socio occulto è Giovanni Sutera, ergastolano mafioso? E poi, Curtatone e Taverna greca Dioniso sono attività “sorelle” che sono servite a finanziare gli interessi dei Sutera e di Morelli? E ancora, perchè spunta fuori di nuovo il nome dell'uomo dei servizi segreti?

 

Un'altra pagina oscura di questa storia che ancora, però, ha tanto da raccontare.

 

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