Firenze, chiude il convento di Piazza San Marco. I domenicani: "Non c'è attività"

Chiude il convento domenicano di San Marco, una delle storiche basiliche fiorentine, famoso in tutto il mondo per gli affreschi del Beato Angelico (ormai da anni gestiti insieme al museo dal Polo museale fiorentino) ma anche perche' qui, nelle celle dove visse il Savonarola, abito' Giorgio La Pira, il 'sindaco-santo' di Firenze. I quattro frati che ancora vivono a San Marco si trasferiranno a Santa Maria Novella, l'altra basilica retta dai domenicani a Firenze. La notizia, anticipata oggi sulla cronaca fiorentina de La Repubblica, e' confermata dal padre provinciale Aldo Tarquini. Una decisione presa dal Capitolo provinciale gia' nei mesi scorsi che Tarquini spiega con la necessita' per i 10 frati domenicani di Firenze ''di vivere in una comunita'. Ma - assicura - il convento di San Marco non sara' chiuso e anzi, tutte le attivita' saranno potenziate''. Secondo quanto spiega il padre provinciale, quindi, ''le celle, anche quella di La Pira, e la biblioteca resteranno aperte al pubblico cosi' come lo sono ora, in determinati orari e su appuntamento. Nessun cambiamento poi per la liturgia: a San Marco si alterneranno i 10 frati che presto vivranno insieme a Santa Maria Novella''. I cambiamenti decisi dai domenicani non riguardano la Curia arcivescovile che su San Marco, in accordo con i frati, era intervenuta un anno quando da parrocchia la chiesa divenne rettoria, anche se questa modifica ancora deve essere completata. Sulla vicenda e' intervenuto il senatore Andrea Marcucci, presidente della Commissione cultura di Palazzo Madama, annunciando l'intenzione di chiedere l'intervento del ministro per i Beni culturali Massimo Bray ''per garantire la fruibilita' del convento e della biblioteca di San Marco a Firenze, a studiosi e visitatori. Si tratta di un bene culturale di primaria importanza che non puo' essere chiuso".

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