"Quanto sta avvenendo da alcune settimane agli sportelli immigrazione della Questura di Firenze non è più sopportabile", è questa la denuncia di Gianluca Lacoppola, Segreteria Camera del Lavoro Metropolitana-Cgil di Firenze che ha segnalato la questione in una nota.
"Da poco più di un mese non c’è più l’opportunità di prenotare gli appuntamenti on-line (prima era possibile farlo tramite un portale dedicato, poi il servizio è stato interrotto) - prosegue Lacoppola - i cittadini stranieri sono costretti a mettersi in fila, con la pioggia o il sole cocente, spesso dalla notte, anche coi bambini al seguito, per prendere un appuntamento per le varie pratiche gestite dalla Questura legate al permesso di soggiorno, con il rischio concreto che i numeri finiscano e che quindi le persone abbiano fatto inutilmente la coda e siano così costrette a tornare il giorno dopo".
"Non è raro infatti che le persone debbano mettersi in fila 3 o 4 giorni consecutivi sperando di riuscire ad ottenere una prenotazione - aggiunge il sindacalista - Si parla di persone che hanno diritto a quei documenti: sarebbe come se un residente fiorentino, per chiedere la carta d'identità, si trovasse nella condizione di fare giorni di file all'anagrafe, fin dalle prime luci dell'alba, solo per prendere l'appuntamento, per poi fare un'ulteriore fila il giorno dell'appuntamento".
"In un paese che riesce a prenotare milioni di appuntamenti per i vaccini, risulta davvero incredibile che la Questura o il Ministero non abbiano modo di strutturare un servizio all'altezza del XXI Secolo - prosegue la nota - Come CGIL avevamo già da tempo segnalato che il venire meno del sistema di appuntamenti avrebbe creato un vero caos, purtroppo senza avere alcuna risposta in merito. Il 21 aprile, appresa la nuova organizzazione del servizio appuntamenti, abbiamo scritto alla Questura che "la misura temporanea individuata appare largamente insufficiente per rispondere alle persone che si rivolgeranno ai vostri uffici".
"Purtroppo nulla è stato fatto fino alla situazione di queste settimane - denuncia Lacoppola - Siamo convinti che l'ufficio immigrati della Questura debba conoscere un potenziamento e un investimento. Appare chiaro infatti che alcuni dei problemi, che poi si scaricano sulla cittadinanza, dipendono da un lato dal sotto organico dello sportello (ulteriormente aggravato dal fatto che il personale viene poi usato anche per i servizi esterni di ordine pubblico), dall'altro dagli enormi problemi logistici e dei tempi di lavoro del personale".
"Anche per questo nei prossimi giorni chiederemo un incontro al questore per rappresentare questa situazione non più sostenibile, per chiedere una rapida soluzione del problema della presa degli appuntamenti, chiedere un potenziamento dello sportello, ma anche per offrire il sostegno della CGIL a costruire soluzioni condivise in grado di dare risposte all'altezza dei bisogni dei cittadini stranieri che vivono nelle nostre città - aggiunge l'esponente della Cgil - Esiste infatti una rete di associazioni, sindacati, organizzazioni, istituzioni pubbliche che si occupano dei diritti dei cittadini stranieri e in grado di costruire soluzioni efficaci se fanno rete. Quel che è certo - conclude Lacoppola - è che immagini come quelle di questi giorni non possono e non devono ripetersi".
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