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Processo Magherini, no alla perizia del pm per i carabinieri. Sentenza entro l'estate

Immagine articolo - Il sito d'Italia

La sentenza ci sarà entro l'estate. Si avvia così alla fase conclusiva il processo per la morte di Riccardo Magherini avvenuta la notte del 3 marzo 2014 durante un fermo dei carabinieri a Firenze e che vede sul banco degli imputati con l'accusa di omicidio colposo quattro militari, di cui uno alla sbarra anche per percosse, e tre volontari della Croce Rossa italiana intervenuti sulla prima ambulanza arrivata in San Frediano.

 

LE DATE DELLA DISCUSSIONE - Il giudice Barbara Bilosi ha stabilito le date della discussione che inizierà il 31 maggio con le arringhe del pubblico ministero Luigi Bocciolini, che ha annunciato il suo trasferimento alla Procura generale, e dei legali di parte civile della famiglia Magherini, gli avvocati Anselmo, Pisa e Alfano. La discussione proseguirà per ulteriori due udienze già fissate per il 7 giugno, con le arringhe degli avvocati Manzo e Maccari, legali della Croce Rossa, e per il 14 giugno con quella dei carabinieri, Maresca e Ragusa.

 

CASTELLANO ASSENTE - Doveva esserci il maresciallo Stefano Castellano, il carabiniere con il grado più alto quella notte, per rilasciare dichiarazioni spontanee ma non si è presentato in aula.

 

NO A NUOVA PERIZIA - L'udienza di ieri, durata due ore scarse rispetto alle solite 8-9, si è quindi concentrata sulle decisioni del giudice alle richieste avanzate da pm e avvocati. Prima fra tutte, il respingimento della richiesta di una perizia sulla posizione prona, sollecitata dal pubblico ministero, e che andava nella direzione delle conclusioni indicate dal medico Gattinoni, consulente dei carabinieri, che in aula ha sostenuto la tesi per cui Magherini non avrebbe avuto problemi respiratori dovuti nè alla posizione né alla pressione esercitata dai militari ma che era soltanto morto per un'intossicazione di cocaina che gli ha provocato un infarto.

 

ARTICOLO SCIENTIFICO - Tra le decisioni della dottoressa Bilosi anche l'acquisizione di un articolo in inglese, e tradotto in italiano, depositato dall'avvocato Anselmo che certifica oltretutto la mancanza di autorevoli supporti scientifici sulle tesi esposte da Gattinoni.

 

LA TRADUZIONE - La traduzione però è stata oggetto delle rimostranze da parte dei legali dei militari che hanno chiesto, e ottenuto, un perito che traduca nuovamente l'articolo scientifico. Invitati dal pm, che ha parlato di una traduzione “idonea”, e anche dal giudice, i legali dei carabinieri non hanno ritirato la loro richiesta. Per questo motivo sono state fissate due udienze tecniche il 17 marzo ed 13 aprile.

 

SI' SENTENZE ALDROVANDI E RASMAN - Acquisite dal giudice anche le sentenze Aldrovandi e Rasman, che hanno occupato buona parte dell'udienza con il diverbio, quasi personale, tra gli avvocati Maresca ed Anselmo, ed il video del manuale di tecniche di ammanettamento della Polizia di Stato “adottate in tempo di pace sul territorio di italiano” come ha ricordato il difensore dei Magherini.

 

Ci avviciniamo alla sentenza di un processo che deve valutare solo la negligenza, l'imperizia e il mancato rispetto dei regolamenti di quattro carabinieri, visti pressare e colpire con calci Magherini ormai prono a terra e ammanettato, e tre volontari della Croce Rossa, colpevoli di essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato. Ma non è che qualcuno si è scordato qualcosa?

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