Resta in carcere Rolando Scarpellini, l'ex calciante 48enne fermato dalla polizia per i reati di porto abusivo di armi, minacce aggravate e ricettazione, con l'accusa di aver puntato una pistola contro una donna in un bar dell'Isolotto a Firenze.
Il gip Alessandro Moneti non ha convalidato il fermo eseguito dalla polizia ma ha disposto ugualmente nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere. Il giudice ha ritenuto la non sussistenza di alcuni requisiti, tra cui il pericolo di fuga e quello di inquinamento delle prove, al contrario, secondo il gip ci sarebbe il rischio di reiterazione del reato che potrebbe commettere l'ex calciante.
Scarpellini avrebbe chiesto scusa per quanto avvenuto e si sarebbe detto pentito per le sue azioni. L'ex calciante avrebbe poi spiegato al giudice di essere sotto stress per essersi trovato a vivere una situazione di grande difficoltà, sia per motivi familiari che per difficoltà economiche della sua ditta edile, e di aver fatto ricorso per questo anche all'assunzione di farmaci antidepressivi.
Dopo i fatti di mercoledì scorso, abbiamo raccolto l'appello-sfogo di Maurizia Tonini, moglie di Rolando Scarpellini, che attraverso i nostri microfoni ha chiesto "rispetto" e "sensibilità".
"Per favore, basta ho tre bambini, è stato un incubo per noi" spiega la donna con la voce rotta dall'emozione. "Siamo tutti esseri umani, persone con figli, ed in questi momenti non vedi la luce" ha proseguito Maurizia.
"Sono una persona riservata, rispettosa, con dei valori morali altissimi e per questo vi chiedo rispetto per i bambini e per il dolore che ha sconvolto la mia famiglia" ha sottolineato la donna, in riferimento a vari video e audio che sono stati condivisi in numerosi gruppi whatsapp e social.
"Vi prego di far gestire questa situazione a chi di dovere e sono certa della sensibilità e della comprensione delle persone" ha concluso la moglie di Scarpellini.
Foto Paolo Lo Debole
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