Sono giorni difficili per la ACF Fiorentina e dalla bocca di molti esce la frase: “la cura di Delio Rossi non funziona”. Spesso, o forse troppo spesso, la Società Viola ha chiesto tempo e pazienza ai sostenitori Gigliati e molti si sono scocciati dell'ininterrotto “time out” chiamato da quasi una stagione e mezza. A fare da cornice alla litania Viola i numeri dell'odierna stagione che, con un solo gol in trasferta messo a segno (peraltro inutile quanto spettacolare – Jovetic a Torino in occasione della partita contro la Juventus) e un totale di 11 reti, certificano senza appello la crisi.
Per tutta la giornata di ieri e di oggi le voci si sono rincorse, Del Neri, Ancelotti e Delio Rossi: il desiderio della piazza, di Firenze. Che si fosse arrivati al capolinea dell'era Mihajlovic era evidente, ma tra smentite, notizie ufficiose ed audaci tentativi di scoop, pareva che anche la giornata odierna si concludesse con un nulla di fatto. Poi, quasi a sorpresa, ecco che arriva il comunicato ufficiale della ACF Fiorentina.
Intervistato da Sky Sport 24 il presidente del Genoa Enrico Preziosi ha annunciato: "prendiamo Gilardino, che vuole lasciare Firenze. In settimana ci sarà un incontro per definire la trattativa: la Fiorentina non
Implacabile e puntuale come un orologio svizzero, torna a colpire l'edicolante di Piazza Edison, che già si era distinto per i suoi pungenti commenti sui casi Mihajlovic, Cerci e le voci di una possibile vendita della Fiorentina. Anche stavolta ha fatto centro, dando prova di non essere secondo a nessuno per ironia e velocità d'esecuzione!
In questi giorni a Firenze, a seguito di alcune infelici dichiarazioni rilasciate da Gianfranco Teotino (il nuovo responsabile della comunicazione sportiva e istituzionale della società) su Giancarlo Antognoni, si è rafforzato sensibilmente il dissenso nei confronti della Società Viola.
Tranne che per qualche sbarbatello che non ha avuto l'onore di poter assistere dal vivo ad una partita di Giancarlo con la maglia Viola e non conosce bene la storia, dal resto dei tifosi della Fiorentina, l'uscita del responsabile della comunicazione è stata considerata, né più e né meno, come qualcosa di blasfemo. L'aggettivo “blasfemo” non è affatto esagerato se riferito all'Unico 10, poiché egli, più di ogni altro, rappresenta la Fiorentina e l'amore viscerale che provano i veri e sani tifosi Gigliati.
Finalmente, alle 13:30 di oggi, Mario Cognigni dovrebbe ufficializzare le nuove cariche in ACF Fiorentina (egli stesso andrà a ricoprire la carica di Presidente) e soprattutto mostrare, magno cum gaudio, il Patto con Firenze annunciato ad inizio giugno da Andrea Della Valle.
Le vicissitudini Viola sembrano non aver mai fine in quest'anno disgraziato: infortuni, macroscopici errori arbitrali, i giocatori più rappresentativi ridotti a comparse, il neo allenatore che non dà un minimo di gioco alla squadra, la società che parla quasi esclusivamente attraverso comunicati stampa di smentita o per far presente che adirà le vie legali, sconfitte casalinghe che hanno trasformato il Franchi da “fortino inespugnabile” a meta di “zingarate”, calciatori che imitano Carnera od improvvisati piloti di Formula 1...
È una settimana di passione quella che inizia oggi per la Fiorentina. Dopo la misera figura rimediata sabato a Roma contro la Lazio, anche i più ottimisti cominciano a pensare male.
A meno di un mese da Bologna-Fiorentina, la vicenda Mutu sembrava giunta al termine, ma, come nelle migliori produzioni cinematografiche, il finale è a sorpresa.
Un tuonante Andrea Della Valle, in versione Deus ex machina, aveva lasciato poche speranze al rumeno e tutti erano convinti di non rivederlo mai più con indosso la maglia Viola.
Lorenzo De Silvestri ieri è tornato ad allenarsi regolarmente e farà parte degli 11 titolari nella sfida casalinga contro il Lecce (ad inizio settimana era stato costretto ad abbandonare anzitempo gli allenamenti per un problema a una caviglia).
Continuano a circolare voci di mercato a partire dal centrocampo per cui torna forte la candidatura di Angelo Palombo, già seguito da tempo dal club viola, che la Sampdoria non ritiene più incedibile.
A gennaio non è da escludere una vera e propria rivoluzione in casa Fiorentina. Con Corvino che i primi giorni di mercato proverà a piazzare giocatori come Felipe e Marchionni, un vero peso economico per le casse della società, e cercherà di capire se davvero esistono offerte concrete per Montolivo (2-3 milioni di euro vista la situazione la società viola non li disdegnerebbe), per Vargas (che da tempo vuole lasciare la Fiorentina) e per Gilardino.
Era restato a viva forza, contro ogni consiglio di Corvino e dei suoi procuratori. Era restato forse prevedendo un addio a breve dell´uomo che lo aveva estromesso dalla ora viola, quel Mihajilovic col quale non s´era mai preso fin dal primo incontro.
Non a caso avevamo messo le mani avanti prima del match di San Siro, è andata quindi semplicemente da pronostico, anche se il comprensibile rammarico dei tifosi viola riguarda più la prestazione che il risultato finale. La maglia gigliata merita senz´altro un impegno diverso, ma, diciamocelo con franchezza, non è da Milano che passa il campionato della Fiorentina.
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